Nomine: Dario Franceschini torna alla Cultura

Nasce il governo Conte bis. Dario Franceschini torna alla Cultura con delega Turismo


Il premier incaricato Giuseppe Conte ha sciolto la riserva al Quirinale e ha annunciato la lista dei ministri del suo governo bis, assegnando a Dario Franceschini il Ministero per i beni e le Attività Culturali con delega al Turismo, ruolo già ricoperto nella scorsa legislatura. Nicola Zingaretti “ha lavorato con pazienza, intelligenza e generosità per arrivare a questo risultato che sembrava impossibile un mese fa”, ha detto il neo-ministro alla Cultura Dario Franceschini dopo il giuramento al Quirinale, ringraziando il segretario del PD. “Io – ha aggiunto – ho chiesto di tornare a occuparmi di cultura e turismo perché penso che sia il ministero economico più importante del Paese”.

“Bentornato da parte di tutti i produttori audiovisivi –  scrive prontamente su twitter il Presidente dell’Associazione Produttori Audiovisivi Giancarlo Leone – Confidiamo sulla sua esperienza e competenza per lo sviluppo e la crescita del settore audiovisivo e cinematografico di cui è stato artefice nel recente passato”.

Anche l’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo (AGIS), attraverso le parole del Presidente Carlo Fontana si felicita per il prestigioso incarico conferito: “Nell’accogliere con piena soddisfazione la scelta del Presidente del Consiglio dei Ministri di proporre alla guida del Ministero una figura di alto profilo come quella di Franceschini, con cui abbiamo avviato nel recente passato una proficua e positiva collaborazione, formuliamo al prossimo Ministro i migliori auguri di buon lavoro, nella certezza che la stessa collaborazione sarà foriera, in futuro, di importanti risultati”.
“Al tempo stesso – continua il Presidente dell’AGIS – desidero ringraziare il Ministro uscente, Alberto Bonisoli, con il quale siamo riusciti, nonostante il poco tempo, ad interloquire con efficacia e concretezza. Continueremo ad offrire la nostra piena collaborazione in vista delle necessarie riforme, già avviate da Franceschini e riprese in gran parte da Bonisoli, che, sono certo, giungeranno in breve tempo a compimento”.

L’apprezzamento dell’ANICA è stato espresso da Francesco Rutelli a nome dell’Associazione delle industrie del Cinema e Audiovisivo. “C’è un lavoro decisivo da proseguire per il nostro comparto produttivo. È nell’interesse generale del nostro Paese, e Dario Franceschini ha la competenza, l’esperienza e la passione per riuscire.”

Il Presidente dell’Anec Mario Lorini, insieme al Presidente onorario Carlo Bernaschi, il Presidente della Fice (Federazione Italiana dei Cinema d’Essai) Domenico Dinoia e il Presidente dell’Acec (Associazione Cattolica Esercenti Cinema) Don Adriano Bianchi rivolgono i migliori auguri di buon lavoro al neo Ministro incaricato in una nota. “La definizione e la prosecuzione del lavoro sulle norme attuative della legge cinema, varata dallo stesso Franceschini – si legge – saranno fondamentali per garantire il miglior risultato ad un provvedimento di grande potenzialità per tutto il comparto cinema. Le Associazioni dell’esercizio cinematografico si rendono fin d’ora disponibili per offrire la massima collaborazione all’ottenimento degli obiettivi più urgenti. Il settore dell’esercizio cinema esprime al contempo un sincero ringraziamento al Ministro uscente Alberto Bonisoli, e in particolare al Sottosegretario con delega al cinema Sen. Lucia Borgonzoni, per il lavoro svolto negli ultimi 14 mesi, portando a compimento con convinta determinazione e capacità di ascolto molti dei provvedimenti in attesa di attuazione”.

“Dario Franceschini ha guidato negli anni scorsi il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali garantendo una particolare attenzione al comparto delle Fondazioni Lirico Sinfoniche. Per questo salutiamo con grande favore il suo ritorno alla guida del Dicastero”, dichiara Cristiano Chiarot, Presidente dell’ANFOLS – Associazione Nazionale Fondazioni Lirico Sinfoniche. “Lo straordinario patrimonio rappresentato dalle nostre Fondazioni Liriche necessita di interventi tempestivi. Ecco perché – conclude Chiarot –, nel pieno rispetto dei ruoli intendiamo avviare sin da subito un confronto, per affrontare le criticità che il neo Ministro ben conosce e sulle quali, sono certo, non farà mancare il suo impegno e la sua competenza”.

“Confidiamo nella sua esperienza e competenza per lo sviluppo e la crescita del comparto di cui è già stato promotore attraverso la sua riforma di settore – afferma Roberto Andò, portavoce dei 100autori – un provvedimento che per la prima volta ha inquadrato sotto un’unica cornice il Cinema e la Serialità, riconoscendo il valore e le potenzialità dell’industria audiovisiva italiana”.

L’auspicio per il regista Daniele Luchetti (altro portavoce dei 100autori) è che “il Ministro sostenga adesso anche il recepimento della Direttiva “Copyright” europea. Una misura che mette a disposizione degli autori tutta una serie di strumenti per far valere i nostri diritti nel mercato audiovisivo di domani. Al Ministro e alla politica spetterà tradurre i principi della Direttiva in misure concrete, affinché l’apporto autoriale sia valorizzato insieme alla riuscita di un prodotto che vogliamo sempre più forte, originale e internazionale”.

05 Settembre 2019

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