Jayro Bustamante vince alle Giornate degli Autori

Tra gli undici film in concorso è La Llorona il vincitore del GdA Director’s Award nella sedicesima edizione delle Giornate degli Autori


VENEZIA – Tra gli undici film in concorso è La Llorona il vincitore del GdA Director’s Award nella sedicesima edizione delle Giornate degli Autori. L’opera di Jayro Bustamante è stata premiata dalla giuria presieduta da Karim Ainouz e composta dai membri del progetto 28 Times Cinema: ventotto giovani spettatori provenienti ognuno da un diverso Paese dell’Unione Europea. 

La giuria ha spiegato così la sua scelta, mettendo in rilievo gli altri film nella shortlist – Only the Animals di Dominik Moll per il suo preciso e profondo affresco della solitudine e Corpus Christi di Jan Komasa per il suo sguardo irriverente sulla religione. “Bustamante, una delle voci più singolari del cinema dell’America Latina, intreccia un ritratto della tragica storia del Guatemala e le sue ferite aperte ispirato all’omonimo racconto popolare. La combinazione di poesia e politica costruisce una fiaba inquietante e acuta che parla non solo del passato ma anche del presente. La Llorona è un’intima storia di fantasmi raccontata attraverso un vivido personaggio femminile che tratta i temi della perdita, della negazione e dell’accettazione. Come recita il verso della canzone “La Llorona”: Dicen que no tengo duelo, Llorona, porque no me ven llorar. Hay muertos que no hacen ruido, Llorona !Y es mas grande su penar! Che possano questi versi di tristezza ma anche di forza diffondersi nel mondo.”

Il GdA Director’s Award ha un valore di 20.000 euro: metà destinata al regista, il restante 50% a Film Factory Entertainment, venditore internazionale, per aiutare la circolazione internazionale del film.

Quando il generale in pensione responsabile del genocidio in Guatemala viene prosciolto causa l’annullamento del processo, lo spirito de la Llorona (spettro del folklore dell’America latina) comincia a vagare per il mondo come un’anima perduta tra i vivi. Di notte, il generale sente i suoi lamenti, mentre sua moglie e sua figlia credono che stia avendo manifestazioni di demenza legate all’Alzheimer. Non possono sospettare che la loro nuova governante, Alma, sia lì per ottenere quella vendetta negata dal processo.

Jayro Bustamante si è formato tra il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e Parigi e ha lavorato negli Stati Uniti prima di tornare in Guatemala dove, nel 2017, ha inaugurato “La Sala de Cine”, primo cinema del Paese dedicato alla programmazione di film indipendenti. Il suo primo lungometraggio, Ixcanul, ha ottenuto oltre sessanta riconoscimenti nei festival internazionali tra cui un premio alla Berlinale (2015). La Llorona è il suo secondo lungometraggio. “Avevo bisogno di catturare l’interesse internazionale”, ha detto il regista, “ma soprattutto quello della mia gente. E così ho iniziato questo viaggio partendo dalle paure della mia infanzia per arrivare a quelle nuove da adulto, e al mio interesse per la narrazione. Una denuncia fatta attraverso il cinema come intrattenimento ma senza mai perdere di vista quello che universalmente viene definito come cinema d’autore”.

Cr. P.
06 Settembre 2019

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