Roger Waters alla Mostra: “Restiamo umani”

E' a Venezia 76 con Us+Them, Noi e loro, come una sua canzone del '73, titolo del film-concerto presentato fuori concorso e nelle sale con Nexo solo dal 7 al 9 ottobre


VENEZIARoger Waters alla Mostra. Di fronte ad uno dei fondatori dei Pink Floyd che a 76 anni riempie gli stadi e riesce a parlare a un pubblico mondiale con una musica immortale eppure così contemporanea, anche la retorica della solidarietà, del pacifismo, sembra più accettabile. E’ a Venezia 76 con Us+Them, Noi e loro, come una sua canzone del ’73, titolo del film-concerto presentato fuori concorso e nelle sale con Nexo solo dal 7 al 9 ottobre. Il film è la riproposizione senza alcun altro intervento, di una tappa del tour mondiale 2017-2018 di Roger Waters, brani leggendari con i Pink Floyd e dal suo ultimo lavoro da solista, Is This The Life We Really Want?. E’ la data di Amsterdam ad essere stata filmata.

Il musicista parla volentieri di politica: “Meno male che Salvini se n’è andato. Sono tempi difficili ovunque, c’è un neofascismo in espansione. Vorrei ricordare che dentro un sistema democratico in Germania in 4 anni Hitler prese il potere. Bisogna mettersi insieme e resistere a chi vuole distruggere questo bellissimo pianeta, a chi controlla le nostre vite”.

Waters fa riferimento ai ‘pigs’, dei maiali che governano il mondo – nel concerto vola sulla folla un gigantesco pallone a forma animale con scritto “Restiamo Umani” – cita Donald Trump, Boris Johnson, Bolsonaro, racconta che gli è stato impedito in Brasile di fare visita a Lula imprigionato per ridurlo al silenzio. Per Roger Waters bisogna “partire dal rispetto per la dichiarazione dei diritti umani, questo è l’inizio per ricominciare a riparare i danni del neoliberismo. Rispettare l’uomo come stabilito nel ’48 dopo la seconda guerra mondiale. L’ho sempre scritto nelle mie canzoni e in 50 anni di musica. Dovremmo essere tutti fratelli, costruire muri non serve, nessuno è più schiavo di chi pensa di essere completamente libero”.

Ma non manca uno spunto autobiografico: “Mio padre è una figura eroica, era un obiettore di coscienza che poi ha cambiato idea convinto a lottare contro i nazisti. La sua storia eroica – ha detto Waters – mi ha forgiato per tutta la vita. Mia madre poi era un’attivista e io credo di dover a lei e alla vicenda di mio padre (morto nello sbarco di Anzio, ndr) questa empatia verso le persone che soffrono”.

In Us + them nei filmati proiettati sul palco si vedono anche migranti in fuga, pronti a prendere il largo in mare, “partono perché vogliono far stare meglio i loro figli, partono perché sono perseguitati e sono disperati, non vengono certo per rubarti la pizza”.  

Cr. P.
06 Settembre 2019

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