Servillo padrone di casa all’Ermitage

Ermitage. Il potere dell’arte: Toni Servillo narratore del film evento di Nexo, 21-23 ottobre


E’ uno scrigno di indicibile bellezza, è l’Ermitage di San Pietroburgo, una città la cui estetica è eco di quella del suo famosissimo museo, “casa” con tre milioni di oggetti d’arte e oltre 4,2 milioni di visitatori ogni anno: in questa Russia trionfante di beltà artistica, architettonica, e colma di Storia universale, ci porta Toni Servillo per questo docu-film evento di Nexo Digital.

Ermitage. Il potere dell’arte sul grande schermo dal 21 al 23 ottobre, con la colonna sonora firmata da un nascente talento russo, il pianista e compositore Dmitry Igorevich Myachin, e con l’elettronica d’ambiente del sound designer Maximilien Zaganelli, disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 18 ottobre.

Ermitage. Il Potere dell’Arte, una produzione originale 3D Produzioni e Nexo Digital, realizzata in collaborazione con Villaggio Globale International e Sky Arte, il patrocinio di Ermitage Italia e il sostegno di Intesa Sanpaolo, dopo l’anteprima nelle sale italiane conta una distribuzione in tutto il mondo: era il 1764 quando la zarina Caterina II acquistò a Berlino la collezione da cui sarebbe nato il primo germe dell’Ermitage.

Diretto da Michele Mally su soggetto di Didi Gnocchi, che firma anche la sceneggiatura con Giovanni Piscaglia, il documentario fa parte del progetto de La Grande Arte al Cinema ed è stato realizzato con la piena collaborazione del Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo e del suo direttore Michail Piotrovskij per raccontare il museo attraverso i secoli della Storia Russa e le vicende culturali che hanno portato allo sviluppo delle sue collezioni nel cuore della città.

Tra le “stanze” dentro cui Toni Servillo conduce lo spettatore, anche i laboratori di restauro e conservazione di Staraya Derevna, i suoi tesori archeologici e la sezione di Arte Moderna e Contemporanea dell’Edificio dello Stato Maggiore, che custodisce le straordinarie collezioni Shchukin e Morozov, con la più grande raccolta di Matisse al mondo. Per raccontarne visivamente lo sviluppo urbano e architettonico, San Pietroburgo viene presentata nella sua veste diurna e negli splendori delle sue famose notti: la Prospettiva Nevskij, il lungoneva, i ponti, il complesso dell’Ermitage, il Cavaliere di Bronzo, le statue di Pushkin, Gogol e Caterina la Grande (amica di penna di Diderot e Voltaire), le dimore nobiliari che si affacciano sui canali. I grandi architetti italiani che disegnarono San Pietroburgo – Trezzini, Rastrelli, Quarenghi – sono i progettisti dei palazzi più belli; ma l’anima di San Pietroburgo e della Russia è sfuggente e prova a raccontarla anche una coppia di Roofers, giovani in cerca d’infinito che si arrampicano sui tetti della città offrendo prospettive sorprendenti. Dentro e fuori dall’Ermitage, per insinuarsi nella complessa identità complessa di San Pietroburgo, città giovanissima eppure da subito protagonista della Storia. Per dar ulteriore valore al suo ritratto composito e sfaccettato, così come quello del suo museo, c’è Aleksandr Sokurov, che con il film Arca Russa ha interpretato l’Ermitage come un luogo sospeso nel mondo e nel tempo, in perenne navigazione sul mare della storia.

Oltre a lui, intervengono nel film lo scrittore Orlando Figes, il direttore dell’Accademia Russa di Belle Arti, Semyon Michailovsky, la curatrice del Dipartimento Arte Fiamminga dell’Ermitage, Irina Sokolova, lo storico della Letteratura Evgeniy Anisimov, la curatrice del Dipartimento di Arte Veneta dell’Ermitage Irina Artemieva, lo storico dell’Arte Ilia Doronchenkov, il curatore della Library of Congress di Washington Harold Leich e il direttore della National Gallery di Londra, Gabriele Finaldi. 

Nicole Bianchi
26 Settembre 2019

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