Carlo Verdone e Tiziano Ferro per Amazon Italia

In arrivo una serie incentrata sulla quotidianità di Carlo Verdone, il documentario biopic sul cantante Tiziano Ferro e il “mafia teen” Bang Bang Baby


Una presentazione “all’americana”, con gli amministratori delegati, i produttori, gli autori italiani chiamati a intervenire sul palco – davanti ai pannelli con il logo dell’azienda –  per brevi interventi senza possibilità di replica. Mentre su scala globale imperversa la “guerra dello streaming” (la definizione è di Giorgia Brown, direttrice degli original europei), Amazon punta e rilancia sul terreno locale, annunciando a Roma – durante un incontro con la stampa, cui hanno partecipato anche Jennifer Salke, dirigente di Amazon studios, e James Farrell, a capo delle serie originali – nuovi progetti in collaborazione con la filiera audiovisiva italiana. 

Tre i nuovi show “non fiction” annunciati, tra cui il reality Celebrity Hunted, in partenza il 13 marzo, “per celebrare un modo diverso di fare reality, basato più sulla strategia – ha detto Brown – che su litigi e innamoramenti. Nel cast fra gli altri Francesco Totti, Claudio Santamaria e il cantante e influencer Fedez, che di Amazon – a partire da oggi – sarà ufficialmente “brand ambassador”. Scopo del gioco, riuscire a sfuggire per 14 giorni a un team di ex membri dell’intelligence, lanciati all’inseguimento dei famosi “come in un Grande Fratello ambientato in tutta Italia” ha riassunto Dante Sollazzo, tra i produttori di Endemol Shine. Sarà invece dedicato ai viaggi e alla cucina il programma Dinner club, con lo chef Carlo Cracco alle prese di volta in volta con un ospite diverso (tra le donne Luciana Littizzetto e Sabrina Ferilli) con cui si avventurerà in diverse regioni del mondo, alla ricerca di storie di vita e di cucina. A chiudere i programmi non fiction, il documentario biopic Ferro sul cantante Tiziano Ferro, in partenza a fine giugno, “per raccontare un pezzo della mia storia che non sono riuscito a raccontare con la musica, i libri o le interviste” ha detto il cantante via videomessaggio. Tra i contenuti esclusivi del documentario, anche filmati mai diffusi del suo matrimonio con l’americano Victor Allen.

Tra i progetti di fiction Amazon ha annunciato il “mafia teen” Bang Bang Baby, ispirato alla storia vera di una ragazza che scopre un segreto terribile nella vita del padre, figlio di una temuta boss della ‘ndrangheta calabrese. Ambientato nella Milano Anni ’80 e raccontato con uno stile visivo “moderno e pop, ispirato ai telefilm americani del tempo”, Bang Bang Baby è una produzione di The Apartment di Lorenzo Mieli, ideata da Andrea di Stefano. Per Mieli “quella della quindicenne Alice è una crime story alla rovescia, in cui il crimine è il passaggio obbligato di una ragazza che cerca l’amore del padre. Un racconto che tratta la criminalità in modo divertente, senza diventare scandaloso o grottesco. E tutto visto dal punto di vista femminile, quello di Alice, di sua madre e della nonna, responsabile del traffico di eroina e cocaina nella Milano da bere”. Nel cast l’esordiente Arianna Becheroni nei panni della protagonista e Giorgia Arena, alla regia un team di autori fra cui Michele Alhaique.

Scritta da Nicola Guaglianone, Menotti e Pasquale Plastino, Vita da Carlo sarà invece una serie incentrata sulla quotidianità di Carlo Verdone, sul suo rapporto con i fan, con gli amici, i medicinali di cui è espertissimo (“I medici ormai mi odiano”) e sulle “bizzarrie che abitano la mia vita. Racconterò senza freni il mio privato, come in una sorta di grande autoanalisi – ha detto l’attore, intervenendo insieme ai produttori Aurelio e Luigi De Laurentiis – Ho un taccuino su cui raccolgo tutto quello che mi capita, ed è una specie di Treccani. Ho tantissime idee, mi sento molto libero di svilupparle”. Entusiasti anche i produttori, con De Laurentiis padre assai convinto della scelta dello streaming: “Amazon è diversa da tutti gli altri broadcaster: ci puoi parlare di cibo, di calcio, di film o di fiction”.  Ed è proprio la varietà dell’offerta di Amazon, all’interno della quale il cinema non è che un prodotto fra tanti, la chiave del successo della company. Anche rispetto ai blasonati competitor: “Abbiamo una base globale di abbonati – ha spiegato molto chiaramente Salke – il nostro spettatore tipo è parte di una famiglia in cui tutti lavorano, e che si affida a Amazon Prime per la sopravvivenza quotidiana. Acquisti, musica, photo storage, sono tante le energie che ci attraversano. Noi non dobbiamo incrementare i nostri programmi solo per “fare volume”. Noi possiamo scegliere. E scegliamo il meglio”.

Ilaria Ravarino
23 Gennaio 2020

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