Saverio Costanzo premiato da Lo Spiraglio FilmFestival

Il regista ritirerà il riconoscimento nel corso della serata finale del Festival, dedicato alla salute mentale, che si svolgerà a Roma dal 3 al 5 aprile. In programma anche un incontro con il pubblico


Va al regista e sceneggiatore Saverio Costanzo, che si è particolarmente distinto nell’affrontare il tema della salute mentale, il Premio LO SPIRAGLIO Fondazione Roma Solidale Onlus. Il cineasta lo ritirerà nel corso della serata finale della 10ma edizione de Lo Spiraglio FilmFestival della salute mentale che si svolgerà a Roma dal 3 al 5 aprile presso il MAXXI. Costanzo sarà protagonista anche di un incontro con il pubblico, in cui ripercorrerà la propria carriera, con particolare attenzione alle esperienze de La solitudine dei numeri primi e Hungry Hearts e quelle televisive di In treatment e L’amica geniale.

Lo Spiraglio FilmFestival della salute mentale propone anche quest’anno un’ampia gamma di lungometraggi di finzione, documentari e cortometraggi, che affrontano storie straordinarie e racconti di vita quotidiana.Come il documentario drammatico Marasma di Luigi Perelli, racconto sulle disumane condizioni della vita nei manicomi degli esseri più deboli e indifesi: donne e bambini, sottoposti prima dell’approvazione della legge Basaglia a punizioni e immotivati elettroshock.

Ma il racconto della salute psichica passa anche attraverso i toni lievi della commedia, come nel tunisino Un divano a Tunisi, esordio alla regia di Manèle Labidi, presentato alle Giornate degli Autori di Venezia 2019, che sarà distribuito da BIM dal 9 aprile. Protagonista è una giovane psicoanalista (interpretata da Golshifteh Farahani), forte e indipendente, cresciuta a Parigi che decide di tornare nella sua città d’origine, Tunisi, all’indomani della Primavera Araba, determinata ad aprire un proprio studio privato. Costretta a confrontarsi con le diffidenze e gli stereotipi della cultura araba, lo studio inizierà a popolarsi di pazienti alquanto eccentrici…

Il festival presenterà lavori realizzati sia dai centri di produzione integrata (centri che lavorano sul disagio psichico) che dai videomaker ed è diviso in una sezione dedicata ai cortometraggi e una ai lungometraggi, con una significativa presenza di produzioni provenienti dall’estero, che trattano il tema della salute mentale, in modo esplicito o simbolico.

Una Giuria composta da addetti ai lavori appartenenti all’ambito sociale, psichiatrico e cinematografico assegnerà il Premio “Fausto Antonucci” di 1.000 euro al miglior cortometraggio e il Premio “Jorge Garcia Badaracco – Fondazione Maria Elisa Mitre” di 1.000 euro al miglior lungometraggio.

ssr
21 Febbraio 2020

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