Lavoratori dello spettacolo: indennità di 600 euro

Un'indennità pari a 600 euro per il mese di marzo da erogare ai lavoratori del settore dello spettacolo


Un’indennità pari a 600 euro per il mese di marzo da erogare ai lavoratori del settore dello spettacolo “iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo, con almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo, cui deriva un reddito non superiore a 50.000 euro, e non titolari di pensione”.

Lo prevede il cosiddetto dl Cura Italia, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, per far fronte allo stop del settore, previsto dal governo per fronteggiare l’emergenza coronavirus, che ha visto la chiusura di teatri, cinema, sale da concerto e la sospensione di ogni attività dello spettacolo. Il decreto precisa che questi 600 euro non concorrono “alla formazione del reddito ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917” e che sono erogati dall’Inps cui va inoltrata una domanda. I fondi non sono illimitati, l’indennità, specifica il dl Cura Italia, sarà erogata “nel limite di spesa complessivo di 48,6 milioni di euro per l’anno 2020. L’Inps provvede al monitoraggio del rispetto del limite di spesa e comunica i risultati di tale attività al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell’economia e delle finanze. Qualora dal predetto monitoraggio emerga il verificarsi di scostamenti, anche in via prospettica, rispetto al predetto limite di spesa, non possono essere adottati altri provvedimenti concessori”, conclude il dl.

Inoltre, per sostenere i settori dello spettacolo, del cinema e dell’audiovisivo “nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo sono istituiti due Fondi, uno di parte corrente e l’altro in conto capitale, per le emergenze nei settori dello spettacolo e del cinema e audiovisivo”, per una dotazione complessiva di 130 milioni di euro per il 2020, si legge nel Cura Italia. Di questi, 80 milioni di euro per la parte corrente e 50 milioni di euro per gli interventi in conto capitale e verranno distribuiti, sulla base delle modalità stabilite da un decreto del ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, “agli operatori dei settori, ivi inclusi artisti, autori, interpreti ed esecutori, tenendo conto altresì dell’impatto economico negativo conseguente all’adozione delle misure di contenimento del Covid-19”.

Inoltre vengono estesi anche ai biglietti per gli spettacoli, i cinema, i teatri, i musei e gli altri luoghi di cultura i rimborsi mediante voucher già previsti per il settore del turismo (viaggi e pacchetti turistici annullati). Quanto alle imprese e alle tutele del lavoro, il Cura Italia estende anche ai lavoratori stagionali del turismo e dello spettacolo gli ammortizzatori sociali, mentre alle aziende che si occupano di organizzazione di spettacoli teatrali e della gestione di teatri, cinema, sale da concerto, musei, biblioteche e in genere tutte le attività del settore culturale e turistico, compresi bar, ristoranti, terme, etc, sono usufruiscono della sospensione dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria.

Cr. P.
18 Marzo 2020

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