È stata attesissima, dagli sportivi, ma non solo, perché Michael Jordan è assurto a icona pop, e la docu-serie The Last Dance, che narra la sua storia con i Chicago Bulls, è finalmente stata annunciata in streaming dal 20 aprile. Un progetto nato nel ’97 quando Michael Jordan, il proprietario della squadra, Jerry Reinsdorf, e il coach, Phil Jackson, accettarono che una troupe cinematografica della NBA Entertainment seguisse la squadra in quella stagione. The Last Dance, così, racconta il simbolico Jordan, il suo imprescindibile team, vent’anni dopo quella produzione, sotto la direzione di Jason Hehir: “Michael Jordan e i Bulls degli Anni ’90 non erano solo superstar dello sport, ma un fenomeno mondiale. Realizzare The Last Dance è stata un’incredibile opportunità per esplorare l’impatto straordinario di un uomo e di una squadra. Per quasi tre anni, abbiamo fatto ricerche in lungo e in largo per raccontare la storia definitiva di una dinastia che definiva un’era del basket e per presentare questi eroi dello sport come essere umani. Spero che gli spettatori apprezzino la docu-serie tanto quanto noi ci siamo divertiti a realizzarla”.
Netflix distribuisce 2 episodi a settimana, dal 20 aprile al 18 maggio: le puntate mostrano materiale inedito della stagione 1997-98, quando i Bulls hanno vinto il sesto titolo NBA in otto anni.
In sala dal 1° maggio il film dell'ungherese Gabor Reisz, vincitore del Premio di Orizzonti a Venezia 2023. Uno specchio della società ungherese contemporanea attraverso la vicenda di un liceale bocciato all'esame di maturità
Daniele Luchetti, con Francesco Piccolo, per la terza volta porta sul grande schermo un romanzo di Domenico Starnone. Racconta di tale sodalizio, che a sua volta si rinnova anche con il protagonista Elio Germano, il quale descrive "Confidenza" con i colleghi di cast Federica Rosellini e Vittoria Puccini
L'attrice recita al fianco di Anne Hathaway in Eileen, il nuovo thriller di William Oldroyd in arrivo nelle sale dal 30 maggio
Il film tratto dalla storia di Gianna Nannini, icona del rock femminile italiano, è decisamente una storia universale