‘The Forgotten Front’, Resistenza on demand

Per celebrare il 75mo anniversario della Liberazione, un film con materiali d’archivio inediti, The Forgotten Front di Paolo Soglia e Lorenzo K. Stanzani, un documentario sulla Resistenza a Bologna che racconta la guerra degli alleati dal ’43 al ’45 sulla linea Gotica, l’occupazione tedesca della città durante la Repubblica di Salò e naturalmente la lotta di Liberazione condotta dai partigiani e dalla popolazione.

I registi hanno recuperato materiali cinematografici e fotografici per lo più sconosciuti, come le riprese dei bombardamenti e della Liberazione realizzate dal giovanissimo cineamatore Edo Ansaloni, o la sequenza di fotografie di PiazzaMaggiore del 21 aprile 1945, che da vuota si riempie alla notizia dell’arrivo degli alleati.  “Abbiamo consultato diversi archivi – ha spiegato Soglia -raccolto più di 3mila immagini e scansionato 350 documenti. Il film è stato concluso quando erano già cominciate alcune restrizioni e gli ultimi due mesi di lavoro sono stati complicati. Raccontare la resistenza è difficile – ha aggiuntoSoglia – quella in città ancor di più, perché i materiali sono rarissimi. Siamo entusiasti che esca su una piattaforma, potrebbe essere un’esperienza pilota”.

Per Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca,”The Forgotten Front è un film che usa completamente il linguaggio del cinema”. Visto il blocco delle sale cinematografiche, poter fruire di un film in questa maniera “per noi è la prima volta -ha aggiunto Farinelli – nel senso che ristabiliamo un rapporto con il nostro pubblico. Il film si potrà acquistare a 3 euro sul sito della Cineteca, dov’è presente un banner, e il biglietto vale 24 ore”.

Presentato con una conferenza stampa online, il film – con la colonna sonora originale di Marco Pedrazzi eseguita dall’orchestra del Teatro Comunale di Bologna  – sarà, infatti, disponibile in streaming su MYmovies dal 21 al 25 aprile, grazie all’iniziativa del Comune di Bologna, della Cineteca e di Hera. Da venerdì 17 aprile è possibile acquistare il biglietto al costo di 3 euro sul sito della Cineteca (qui il link per l’acquisto biglietto). Inoltre, tutti i giorni, alle ore 19:00, si potrà assistere, in diretta sui profili Facebook della Cineteca di Bologna e di MYmovies, alle presentazioni a più voci del film. Martedì 21 aprile gli autori Paolo Soglia e Lorenzo K. Stanzani assieme al direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli; mercoledì 22 aprile interviene il presidente dell’Istituto Parri Giacomo Manzoli e la direttrice della Fondazione Gramsci Siriana Suprani; giovedì 23 aprile lo storico Angelo Varni e Marco Pedrazzi, compositore delle musiche originali; venerdì 24 aprile Luca Alessandrini, direttore del Museo della Resistenza, e Anna Cocchi, presidente di ANPI Bologna; sabato 25 aprile l’appuntamento è con gli autori Paolo Soglia e Lorenzo K. Stanzani.

“Se vogliamo riaprire i luoghi della cultura anche solo quest’estate dobbiamo riorganizzarci e definire protocolli di sicurezza, altrimenti si rischia di non ripartire prima di sei mesi o un anno. C’è anche l’ipotesi del drive in, che però non sarà in piazza Maggiore”. Ha sottolineato durante la presentazione del film l’assessore alla Cultura del Comune di Bologna, Matteo Lepore. Negli ultimi giorni in città si sta discutendo sulla possibilità di mettere in piedi un drive in, vista l’impossibilità di realizzare, come ogni anno, il cinema in piazza Maggiore. Una idea che si scontra con i dubbi di chi teme un uso eccessivo delle auto quando le restrizioni per il Coranavirus si attenueranno.    

“Il 2020 sarà un anno di transizione”, ha aggiunto Lepore, e visto che secondo le previsioni cinema e teatri non riapriranno prima del 2021, “tutto quello che si farà prima sarà in fruizione individuale – ha spiegato l’assessore -, salvo che non si trovino soluzioni condivise in base ai protocolli di sicurezza, rispettando il distanziamento sociale”. Prima di pensare al drive in, quindi, “bisogna definire le cose operative e cercherei di affrontare senza scontri questo dibattito cittadino, nessuno vuole distruggere il pianeta”, ha concluso Lepore.