‘Registro Attori’, autocensimento per tutelare la categoria

'Registro Attori', autocensimento per tutelare la categoria


La grave emergenza sanitaria attuale, che ha investito profondamente l’economia con grandi ripercussioni sociali, ha portato alla luce violentemente le storiche debolezze di una categoria, quella delle attrici e degli attori italiani, che pur portandosi dietro il luogo comune di “privilegiati” agli occhi di chi prende in considerazione solo la fascia dei più fortunati, in realtà non gode a tutt’oggi di alcun inquadramento giuridico definito che rappresenti un riferimento certo, ad esempio, per le tutele assistenziali, né a tutt’oggi può contare su un Contratto nazionale di lavoro per l’audiovisivo. I grandi esclusi dai sussidi di emergenza COVID-19, insomma, sono risultati proprio attrici e attori, per i quali le Istituzioni hanno stabilito dei parametri di accesso per molti irraggiungibili, del tutto scollegati dalla reale pratica professionale.

Da ciò è nata l’iniziativa della redazione del Registro delle Attrici e degli Attori Italiani ad opera della categoria stessa.

L’iniziativa non ha come obiettivo la costituzione di nessuna Associazione, ma mira a creare uno strumento indispensabile per la riconoscibilità della categoria degli attori, che dia un corpo e un’identità forte davanti alle Istituzioni. Non solo doveri, quindi, ma anche diritti: si pensa, ad esempio, al tanto dibattuto criterio delle 30 (poi abbassate a 15) giornate contributive nel 2019 per accedere al sussidio COVID-19, che non tiene conto delle differenze tra cinema e teatro, di eventuali malattie, gravidanze, annate storte, scelte artistiche di qualità a discapito della quantità e si potrebbe andare avanti con altri numerosi esempi.

Dopo un libero e partecipato confronto all’interno della categoria, che resta comunque aperto ad eventuali miglioramenti, si sono individuate, in piena coscienza e in buona fede, delle soglie d’accesso al Registro, che dà il via ad un autocensimento della categoria.

Per accedere al Registro bisogna aver maturato 150 contributi previdenziali con codici di categoria, tenendo conto che:

– Il parametro dei 150 contributi si abbasserà di 3 per ogni giornata lavorativa maturata nel settore cinema e audiovisivo: per cui 50 giornate lavorative equivarranno al raggiungimento del requisito. Ciò per la sostanziale differenza delle dinamiche realizzative rispetto al teatro.

– Una scuola d’arte drammatica riconosciuta a livello nazionale o regionale abbassa il parametro dei 150 contributi di 30 per ogni anno di frequenza.

– L’anzianità contributiva (anni passati dal primo contributo previdenziale versato con codici di categoria) abbassa il parametro dei 150 contributi di 2 ogni anno.

– Premi per l’interpretazione, nazionali o internazionali, “di prima fascia” abbassano il parametro dei 150 contributi di 100 e quelli di “seconda fascia” riconosciuti dal settore lo abbassano di 40.

– Saranno penalizzati coloro che svolgono l’attività di attore come lavoro secondario (cioè che abbiano un lavoro prevalente al di fuori del campo artistico), che dovranno maturare almeno 350 contributi versati con codici di categoria e per i quali non sarà presa in considerazione l’anzianità contributiva.

Non ci sono pregiudizi, al contrario, sull’attore professionista che investe in attività secondarie o che integra l’attività di attore, su cui ha investito la sua formazione e la sua dedizione, con altri lavori a supporto.

Questo Registro non mira a definire chi può esercitare la professione e chi no o chi è attore e chi no. Mira a dare forza e identità alla categoria, avvalorando la professionalità, nell’interesse anche dei giovani che matureranno i requisiti in futuro.

Promotori e primi sostenitori di questa iniziativa, in ordine sparso, sono: Raffaele Buranelli, Karin Proia, Fabio Sartor, Monica Guerritore, Alessio Boni, Totò Onnis, Anna Galiena, Mariano Rigillo, Pietro Bontempo, Luigi Di Fiore, Giovanni Lombardo Radice, Emanuela Ponzano, Marco Bonini, Laura Nardi, Fabrizio Apolloni, Massimo De Lorenzo, Mauro Mandolini, Carlo De Ruggieri, Luca Capuano, Massimiliano Vado, Pietro De Silva, Pietro Genuardi, Carla Cassola, Andrea Tidona, Tonino Pavan, Angelo Orlando, Giulio Pampiglione, Giorgio Borghetti, Giulia Mombelli, Augusto Fornari, Maddalena Crippa, Carola Stagnaro, Giampiero Ingrassia, Chiara Conti, Giuseppe Zeno, Peppe Zarbo, Caterina Misasi, Paolo Faroni, Elisabetta Pellini, Elisabetta Misasi, Stefano Ambrogi, Antonello Fassari, Pino Quartullo, Marina Pennafina, Alessandro Di Somma, Roberto Attias, Matteo Cirillo, Nicolò Giacalone, Claudio Botosso, Sara D’amario, Valentina Tomada, Marco Simeoli, Carlo Cartier, Antonella Fattori, Federico Pacifici, Tiziana Bagatella, Edoardo Sala, Enzo Gambino, Andrea Paolotti, Luca Capuano, Jane Alexander, Lucilla Mininno, Emanuela Grimalda, Gianni De Lellis, Diego Migeni, Francesco Godina, Michele D’anca, Mascia Musy, Igor Mattei, Marina Biondi, Simone Colombari, Donatella Finocchiaro, Roberta Giarrusso, Andrea Sartoretti, Caterina Guzzanti, Stefania Rocca.

E l’elenco è in continuo aggiornamento.

n/b
13 Maggio 2020

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