Masterclass con Costanzo, Premio Cinema del Presente

Masterclass con Costanzo, Premio Cinema del Presente


L’appuntamento è per la sesta giornata dello ShorTS 2020, quella del 9 luglio, nell’edizione speciale online di quest’anno, il 21° della manifestazione triestina organizzata dall’Associazione Maremetraggio, che però non ha temuto il freno dettato dalla pandemia, e anzi sta iniziando a costruire il programma e un parterre di ospiti prestigiosi, tra cui Saverio Costanzo, che sarà insignito del Premio Cinema del Presente, un riconoscimento con cui ogni anno ShorTS conferma ed evidenzia lo straordinario talento dei cineasti italiani, e che arriva a Costanzo dopo una felicissima seconda stagione de L’amica geniale

Non solo il Premio, ma anche l’opportunità di una masterclass via Zoom, aperta al pubblico, gratuitamente: le modalità di partecipazione verranno diffuse prossimamente sui canali social e sul sito ufficiale di ShorTS. 

“Sono molto onorato di ricevere questo riconoscimento dalla splendida città di Trieste” – ha dichiarato Saverio Costanzo – “crocevia di culture e idee, attraverso questo suo Festival prezioso per i diversi sguardi di cinema che offre nel rinnovare la sua tradizione ventennale presentando immagini del presente la cui forza ha spesso radici nel passato. Ed è importante l’attenzione specifica di ShorTS al cinema breve che mette in luce la missione del cortometraggio, quella di avviare nuovi percorsi narrativi necessari al fare il cinema che verrà”.   

“Durante la masterclass online dialogheremo con lui su ispirazioni e sviluppo del suo originale sguardo introspettivo di autore” – spiegano Maurizio di Rienzo e Chiara Valenti Omero, co-direttori di ShorTS – “che focalizza sfumature drammaturgiche espresse da corpi e anime inquadrati in contesti ‘fuori dal mondo’: una famiglia palestinese ostaggio di una invasiva pattuglia israeliana (Private, Pardo d’oro al Festival di Locarno 2005, Nastro d’Argento opera prima); un gesuita isolatosi fra dubbi e vocazione in un convento veneziano (In memoria di me); il cerchio di solitudine e incomunicabilità che contiene paure, disillusioni, segreti in cui vivono per anni due anime infine gemelle (La solitudine dei numeri primi); la casa-gabbia a New York in cui si agitano le psicologie educative di due giovani genitori (Hungry hearts, Coppa Volpi alla Mostra di Venezia 2014 ai protagonisti Alba Rohrwacher e Adam Driver); lo studio di uno psicoterapeuta a sua volta in fase critica (le tre stagioni della serie In treatment); la Napoli colma di affettiva essenza femminile rielaborata con potente sensibilità oltre l’impianto letterario originario (le due stagioni della serie L’amica geniale). Sono luoghi di film dettagliati nell’architettura e aperti a emozioni estreme e nei quali risalta il connubio naturale fra interpretazioni notevoli e metronomica regia”.                                                                                                                                                                                                                   

n/b
21 Maggio 2020

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