A Torino nascerà presto un master per lavorare nel mondo del cinema, “una piattaforma formativa che metterà insieme competenze accademiche e competenze del mondo della produzione industriale del cinema del territorio”, ha annunciato Giulia Carluccio, prorettrice dell’Università di Torino e presidente della Consulta Universitaria del Cinema durante il webinar Il cinema dopo la pandemia – Produzione, distribuzione e ricadute sul territorio, al quale hanno partecipato anche Stefano Francia Di Celle, direttore del Torino Film Festival e Paolo Manera, direttore della Film Commission Torino Piemonte.
Al progetto stanno lavorando Università di Torino,Politecnico e Film Commission, che contano di coinvolgere anche Museo del Cinema, Accademia Albertina e associazioni del settore. “E’ un progetto – ha aggiunto Carluccio – che durante l’emergenza è andato avanti per una formazione sempre più ricca e integrata con soggetti attivi nel cinema. Non siamo ancora in grado di dare coordinate precise, è in fase ancora di definizione. E’ un punto di partenza per un insieme di iniziative che creeranno intorno al master un contesto fertile per continuare a fare laboratorio. Quello che è certo è che bisogna fare sempre più rete. La ripartenza, che dovrà trovare un adeguato sostegno pubblico, dovrà avvenire ricordandosi della creatività messa in gioco in questi mesi”.
Allievi e docenti della scuola potranno usufruire della “cineteca d’autore” di MUBI. Un progetto è inoltre dedicato alle direttrici della fotografia
I video intendono sensibilizzare i giovani sull’importanza del voto in occasione delle elezioni europee, in programma nei ventisette Stati membri dell’UE dal 6 al 9 giugno 2024, in Italia l’8 ed il 9 giugno
Daniele Luchetti, con Francesco Piccolo, per la terza volta porta sul grande schermo un romanzo di Domenico Starnone. Racconta di tale sodalizio, che a sua volta si rinnova anche con il protagonista Elio Germano, il quale descrive "Confidenza" con i colleghi di cast Federica Rosellini e Vittoria Puccini
La prima commedia in lingua inglese del regista Hafsteinn Gunnar Sigurðsson, nelle sale italiane dal 18 aprile, ci racconta di un gruppo di persone che si affidano a un corso per superare la loro paura di volare