GdA: il pubblico premia 200 Meters

Vince il film palestinese. Sul virtuale podio anche Tengo miedo torero di Rodrigo Sepúlveda e Spaccapietre (Una promessa) di Gianluca & Massimiliano De Serio


Il pubblico delle Giornate degli Autori ha scelto tra i dieci film in concorso 200 Meters di Ameen Nayfeh, che con il 68,9% delle preferenze ha conquistato il Premio del Pubblico BNL. Sul virtuale podio anche Tengo Miedo Torero (My Tender Matador) di Rodrigo Sepúlveda, a pochissima distanza dal vincitore (67,9%) e Spaccapietre (Una Promessa) di Gianluca & Massimiliano De Serio (57,2%).

Ameen Nayfeh ha dichiarato: “Quando si menziona la Palestina, probabilmente a venire in mente sono le immagini del muro, dei posti di blocco e dei soldati. Immagini, queste, che sono presenti anche in questo film. Tuttavia, l’attenzione è concentrata su quanto questa divisione influisca negli esseri umani, per fare luce su quei muri invisibili originati da una barriera fisica. Qui, in Palestina, siamo abituati ad adattarci a nuove situazioni, a fare come viene detto e a camuffare i nostri sentimenti. Ma questo non dovrebbe essere più accettabile. La libertà di movimento è un diritto umano fondamentale che appare come una favola in una realtà così brutale. Il protagonista Mustafa ha obbedito alle regole, ha sopportato l’umiliazione e ha fatto come gli è stato detto per garantirsi una piccola possibilità di stare con la sua famiglia, ma quando quelle stesse regole che lo hanno alienato mettono in pericolo i suoi cari e il senso della paternità, potrà ancora obbedire?”.

Mustafa e sua moglie Salwa provengono da due paesi palestinesi distanti solo duecento metri ma separati dal muro. Questa strana situazione sta influenzando in negativo un matrimonio che altrimenti sarebbe felice. La coppia comunque fa il possibile per farlo funzionare. Quando è buio, Mustafa accende una luce nel suo balcone per augurare la buonanotte ai figli che sono dall’altra parte e che, a loro volta, rispondono con un segnale. Un giorno Mustafa riceve la telefonata che ogni genitore teme: suo figlio ha avuto un incidente. I duecento metri si trasformano in un’odissea di duecento chilometri, alla quale si uniscono altri viaggiatori determinati a oltrepassare quella barriera.

Ameen Nayfeh (Palestina, 1988) ha trascorso i suoi anni formativi tra la Giordania e la Palestina. Nonostante l’interesse per il cinema, nel 2010 si è laureato in infermieristica presso l’Università Al-Quds di Gerusalemme Est. Due anni dopo, ha conseguito un Master in produzione cinematografica presso il Red Sea Institute of Cinematic Arts in Giordania. Ha scritto, prodotto e diretto cortometraggi premiati nei festival internazionali.  

Cr. P.
12 Settembre 2020

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