Edizione ibrida per Carbonia FF

In programma dal 6 all’11 ottobre, oltre agli appuntamenti in presenza, il Carbonia Film Festival metterà a disposizione la propria programmazione gratuitamente online su tutto il territorio nazionale


Sarà un’edizione ibrida quella del Carbonia Film Festival, che in un anno così particolare non rinuncia a presentare il meglio della produzione cinematografica internazionale dedicata alle tematiche di lavoro e migrazioni. In programma dal 6 all’11 ottobre, oltre agli appuntamenti in presenza, il Carbonia Film Festival metterà a disposizione la propria programmazione gratuitamente online su tutto il territorio nazionale.  Da oggi la piattaforma streaming è disponibile all’indirizzo online carboniafilmfest.org con tutto il programma.

Ancora una volta saranno due le sezioni competitive, dedicate rispettivamente ai lungometraggi e cortometraggi che meglio hanno saputo raccontare i temi cardine della manifestazione, declinati nelle maniere più disparate. “16 film a nostro avviso imperdibili per una selezione compatta e di alto profilo che, come nostra tradizione, concilia l’ancoramento ai temi che da sempre caratterizzano la nostra manifestazione con una ricerca attenta sui nuovi talenti del cinema mondiale”, dichiara il direttore Francesco Giai Via.

Otto i titoli del Concorso Internazionale Lungometraggi. C’è l’America di Bloody Nose, Empty Pockets di Bill e Turner Ross, i gemelli prodigiodel documentario Usa, che costruiscono un mosaico di vite nel corso dell’ultima notte alcolica in un bar di Las Vegas prima della chiusura definita. Il film è stato girato durante le ultime fasi della campagna elettorale che ha portato all’elezione di Trump e racconta perfettamente uno spaccato di vita americana. La Colombia di Los conductos di Camilo Restrepo, vincitore del premio per la Miglior Opera Prima all’ultimo Festival di Berlino, storia di un uomo in fuga da una setta che, nel tentativo di ritornare a una vita normale, è costretto a confrontarsi con i fantasmi del passato per un racconto fantastico sulla strumentalizzazione della religione e della violenza.

Il confronto tra cultura ancestrale e modernità è centrale, seppur con linguaggi e storie completamente differenti, in due pellicole del concorso: Mogul Mowgli di Bassam Tariq che vede Riz Ahmed nei panni di Zed, un giovane rapper britannico trasferito a New York che alla vigilia del suo tour mondiale scopre di essere affetto da una malattia autoimmune che lo costringe a tornare a casa dalla sua famiglia in un costante dissidio tra desiderio di carriera e rispetto delle tradizioni, e Days of Cannibalism di Teboho Edkins, documentario che è una sorta di western contemporaneo sulla globalizzazione capitalista e la presenza economica cinese nel mercato del bestiame in Africa, in uno scontro tra tradizioni locali e supremazia economica. Pellicola al femminile è Working Girls di Anne Paulicévich e Frédéric Fonteyne, storia di tre donne francesi unite da un crimine, che conducono una doppia vita per sbarcare il lunario e che ogni mattina si ritrovano in un parcheggio per attraversare insieme il confine e raggiungere il bordello in cui prende vita la loro seconda identità. Anche Overseas di Sung-a Yoon offre uno sguardo sulla condizione femminile, con un documentario girato all’interno di un centro di formazione ai lavori domestici nelle Filippine, che racconta la vita di queste donne disposte ad abbandonare talvolta per sempre il loro paese. Trova spazio anche la commedia, con l’esordio dell’indiano Prateek Vats, Eeb Allay ooo, una riuscita satira sulla condizione dei migranti attraverso le vicissitudini del protagonista, ingaggiato per scacciare le scimmie fastidiose di Nuova Delhi fuori dagli edifici governativi, riuscendo con umorismo a raccontare le dinamiche di potere nella capitale indiana. Chiude la selezione Europa Based on a True Story di Kivu Ruhorahoza, una storia d’amore che rispecchia le tensioni sociali e razziali in Gran Bretagna e in Europa, in cui la finzione narrativa si alterna ad immagini di scontri sociali e manifestazioni per le strade di Londra. Girato prima del voto alla Brexit, il film offre una visione dello stato socio-politico della città documentando tensioni legate all’immigrazione e violenze che negli ultimi mesi hanno portato alla nascita del movimento Black Lives Matter.

Maggiori informazioni sul funzionamento della piattaforma streaming sono disponibili a questo link

Carbonia Film Festival (6-11 ottobre) è organizzato dal Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria, Fabbrica del Cinema e Cineteca Sarda, insieme alla Regione Autonomadella Sardegna e al Comune di Carbonia, con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission, Mibact – Direzione Generale Cinema.

Cr. P.
25 Settembre 2020

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