Alfred Bauer fu nazista. Studio storico conferma
Uno studio storico ha confermato le anticipazioni dei media sul coinvolgimento nazista del fondatore della Berlinale Alfred Bauer, figura chiave della propaganda nazionalsocialista. Dopo la seconda guerra mondiale, Bauer mentì deliberatamente su questi aspetti. Il festival ha commissionato una ricerca al Leibniz Institute for Contemporary History da cui si evince che "il ruolo di Bauer nella propaganda nazista è stato più significativo di quanto si sapesse e venne sistematicamente occultato dallo stesso Bauer dopo il 1945".
Il fondatore del festival, morto nel 1986, fu consulente del Reichsfilmintendanz, un ufficio creato dal ministro della Propaganda Goebbels per orientare la politica cinematografica e verificare che i film tedeschi fossero in linea con l'ideologia razzista e antisemita di Adolf Hitler. Lo studio, condotto da Tobias Hof, ha rivelato che Bauer è stato un nazista devoto alla causa. Ha aderito a varie organizzazioni nazionalsocialiste fin del 1933 e nel 1937 si è iscritto ufficialmente al Partito. Dopo la guerra, Bauer continuò ad occuparsi di cinema e venne chiamato alla direzione del neonato festival nel 1951 rimanendovi fino al 1976. In questa veste si pose sempre come sostenitore di valori quali l'apertura e la tolleranza e dopo la sua morte gli venne dedicato un premio destinato alle opere che "aprono nuove prospettive nell'arte cinematografica", dal 2020 il premio è stato trasformato in un Orso d'argento.