Il regista Alexander Nanau, autore dell’acclamato documentario Collective, ha rifiutato la Medaglia della Cultura dal presidente della Romania Klaus Iohannis in occasione del Romania’s Day of National Culture, che si celebra il 15 gennaio. Il cineasta, vincitore dell’Emmy, premiato dalla European Film Academy e dalla National Society of Film Critics, intende protestare contro la carenza di misure governative a favore dell’industria cinematografica durante la pandemia. “Sono un filmmaker che ha attirato l’attenzione sulla cultura e il cinema romeni a livello internazionale e credo che sarebbe ipocrita accettare questa onorificenza, mentre il nostro cinema e le sue istituzioni sono malate terminali. A partire da marzo 2020 le autorità hanno trascurato questo settore con una totale assenza di iniziative”, ha denunciato Nanau in una lettera postata su Facebook il 12 gennaio e largamente diffusa dai media.
In Romania sale cinematografiche e produzioni sono ferme da quasi un anno. La chiusura dei cinema e il calo degli introiti pubblicitari tv ha provocato una drastica diminuzione dei fondi a disposizione del National Film Fund, perciò nessun finanziamento è stato erogato.
Il grande regista ha cambiato idea: il suo decimo e ultimo film non sarà quello annunciato allo scorso Festival di Cannes
Agli Stati generali di Siracusa abbiamo intervistato la regista, che sta progettando un film di finzione basato sui libri di Porpora Marcasciano, già protagonista del suo Le favolose
Anche il regista di May December Todd Haynes si è unito al messaggio di appoggio al cineasta britannico premiato per il miglior film internazionale
Il regista premio Oscar con 'La zona d'interesse' ha partecipato all'asta di beneficenza che ha già raggiunto oltre 60mila dollari. Tra i partecipanti anche Ramy Youssef, Ken Loach e Tilda Swinton