Annuario Siae 2020: dati drammatici, ma il futuro sarà ibrido

Secondo i dati dell'Osservatorio dello spettacolo, il cinema ha perso il 71% in termini di ingressi e l'82% in termini di presenze, la spesa al botteghino è calata del 72%


Il Covid ha generato una crisi profonda nel mondo dello spettacolo e dello sport, falcidiando tutti gli indicatori relativi al numero degli eventi, alle presenze del pubblico, agli incassi al botteghino, come dimostrano i numeri contenuti nel nuovo Annuario Siae per il 2020, redatto in collaborazione con l’Università Bocconi di Milano sui dati forniti dall’Osservatorio dello Spettacolo, le cui cifre sono state illustrate dal presidente Giulio Rapetti Mogol e dal direttore generale Gaetano Blandini, alla presenza del ministro della Cultura, Dario Franceschini

Nel dettaglio, nello scorso anno emerge una contrazione del 69% nel numero di spettacoli, del 72% degli ingressi, del 77% dei ricavi al botteghino e del 76% della spesa del pubblico. “Diversi sono i fattori che hanno portato a questi risultati – sottolinea la Siae citando – le politiche di chiusura definite dai diversi Dpcm, i numeri ridotti di ingressi dovuti alle misure di distanziamento, il rallentamento delle nuove produzioni in tutte le filiere e naturalmente le reazioni dei singoli, lato domanda e lato offerta”. Disaggregando i dati disponibili per il 2020, emerge che il settore più colpito è stato quello dei concerti, dove si registrano le peggiori performance in termini di ingressi (calati del 83%). Segue il mondo del cinema, con gli ingressi ridotti del 71%, le presenze del 82%, la spesa al botteghino del 72% e la spesa del pubblico del 73%.       

Infine un’indicazione sul futuro arriva dai ricercatori: vincerà il modello ibrido, dal vivo + digitale.

Cr. P.
27 Aprile 2021

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