Dopo vent’anni da un suo film culto, L’ultimo bacio (2001), un libro racconta Gabriele Muccino, nella sua essenza di maestro contemporaneo del cinema, anche dal punto di vista umano.
Gabriele Muccino. Il poeta dell’incomunicabilità è scritto da Matteo Fantozzi (Santelli Editore, 2021), e sarà presto in tutte le librerie e online, con la prefazione di Muccino stesso.
Fantozzi scrive della carriera e dei film, ma non tralasciando il profilo dell’uomo, sia nell’ambito artistico che più personale, con interventi di protagonisti, sia specialisti in psicologia che professionisti dello spettacolo, stimolo per riflessioni su temi universali come l’amore, il rapporto genitori-figli, vita-morte, la famiglia, procedendo tra sentimenti comuni, dal bene alla gelosia, passando per l’invidia, per questo il libro si annuncia interessante per un pubblico più ampio, non strettamente cinefilo.
Hanno contribuito alla realizzazione del volume, attraverso interviste, Gabriele Corsi, Giovanna Rei, Enrico Silvestrini e Matteo de Buono. Inoltre, interviste a psicologi e filosofi, per l’analisi delle tematiche dei film.
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L’editore: “il libro è la memoria di un uomo che non ha più nulla da temere e nulla da nascondere”