‘Abisso nero’: l’horror che ha anticipato il Covid

Il film è stato proiettato il 1 giugno presso il Nuovo Cinema Aquila


Prodotto dalla ZTV Production di Sergio Romoli, con la partecipazione di Corrado Lannaioli per Mola Film International e il produttore esecutivo Massimo Paolucci, Abisso nero è il nuovo horror diretto da Ronald Russo, già attore al servizio di veri e propri maestri del cinema di genere, da Umberto Lenzi (Roma a mano armata) a Richard Donner (Ladyhawke), fino a Bruno Mattei (L’isola dei morti viventi).

Dedicato ai medici e agli infermieri che hanno perso la vita e a quelli che hanno lottato e che lottano ancora per combattere il Coronavirus e permettere un graduale ritorno alla normalità, Abisso nero è stato scritto e girato prima dell’emergenza legata al Covid-19.

Il pianeta è al collasso. Alcuni studiosi, soprattutto biologi e ambientalisti, sostengono che la popolazione attuale abbia già superato i limiti naturali della Terra, quindi i potenti del mondo hanno preso la decisione di eliminare almeno la metà della popolazione diffondendo un virus letale che non uccide, ma trasforma le persone in esseri aggressivi e mostruosi in modo da propagare a macchia d’olio il contagio. Il virus viene iniettato a cominciare dai dissidenti politici, da chi è nelle carceri e negli ospedali. Con i contagiati in seguito annientati e dati alle fiamme e il morbo che ha decimato più della metà del genere umano, chi è rimasto è felice di essere sopravvissuto a tanto dolore e atrocità.

Ma, nella soffitta di una villa fuori città, Sonia (Ydalia Suarez), o, meglio, ciò che resta della bellissima donna che era, viene tenuta prigioniera dall’uomo che l’ha follemente amata, Marco (Robert Madison), medico in cerca di una cura per guarirla. Letteralmente impazzito in seguito alla morte della figlia Angie (Angelica Cheyenne), inoltre, Marco si è trasformato in una sorta di serial killer che vaga di notte alla ricerca di vittime sacrificali da offrire alla ferocia della sua compagna, scegliendole tra coloro che, tra teppisti, magnaccia e politici corrotti, secondo lui meritano una punizione. Insieme a Robert Madison, recentemente visto nella serie tv Leonardo, la Ydalia Suarez di Nella terra dei cannibali e la esordiente Angelica Cheyenne, fanno parte del cast Francesco Maria Dominedò, Walter Toschi, Gianluca Testa, Costantino Comito, Veronica Urban, Melina Arena, Roberto Conte, Sandro De Luca, Maria Sofia Palmieri, Dafne Barbieri, Pierfrancesco Ceccanei, Nicolas Russo e Lilith Primavera.

“Il film parte dall’esigenza di far sopravvivere il nostro pianeta dalla sopraffazione e dall’arroganza del genere umano – dice il regista –  più siamo e più inquiniamo e la Terra è sempre più sovrappopolata… un virus programmato in laboratorio dimezzerà l’umanità. Una tesi se vogliamo estrema, che pensavo fosse una fantasia… Realizzare un thriller, un horror, un action movie o comunque un film del genere è difficile per un semplice motivo: non abbiamo ,o meglio, non rispettiamo, leggi che tutelino il nostro cinema. Qualsiasi produttore può comprare per un prezzo molto conveniente un B-movie americano, doppiarlo, editarlo e metterlo sul mercato; evitando così inutili rischi produttivi. In altri paesi la percentuale di film stranieri deve essere pari a quella di nazionalità – prendiamo ad esempio la Francia –  Dobbiamo tornare a combattere! Ma se prima era tutto in salita adesso è davvero un’arrampicata. Ma non ci arrendiamo! Un sistema legislativo come quello francese, che tutela il loro Cinema, sarebbe più che opportuno”.

 
Ang
24 Maggio 2021

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