‘Respirare stanca’ e la solitudine del lockdown

Uscirà l’8 giugno sulle piattaforme digitali Chili e CG Digital Respirare stanca, esordio alla regia di Enrico Acciani, grazie a Draka Distribution e CG entertainment. Realizzato con il sostegno dell’Apulia Film Commission e girato esclusivamente in interni durante la cosiddetta “Fase 1” dell’emergenza nazionale – e completamente autoprodotto dallo stesso Acciani che ha anche scritto, diretto e interpretato il film -, Respirare stanca è un ritratto fedele del profondo senso di solitudine che ha invaso tutti coloro che nelle difficilissime settimane di lockdown sono stati costretti ad un isolamento forzato.

La profonda angoscia provata dal giovane impiegato pugliese – metafora di un sentimento collettivo che ha accompagnato un’intera nazione durante le settimane peggiori dell’emergenza – sono spesso affidate all’elemento sonoro. D’altronde, Acciani oltre ad essere un regista è anche un musicista e polistrumentista, che ha lavorato spesso a produzioni musicali cantautorali, con all’attivo anche una carriera da solista nota con il nome d’arte Al Verde.

“Respirare stanca è nato per necessità. Bloccato in casa, ho sentito l’urgenza di raccontare un pezzo di storia del nostro paese – spiega nelle note di regia l’autore – Ovviare alla mancanza di cast e troupe è stato motivo di ingegno e pretesto per innescare del dinamismo all’interno della staticità più totale. Non c’è più nulla di vero del reale, quindi era fondamentale girare praticamente durante la quarantena. Certe immagini le ha regalate la vita, certi respiri la situazione generale che stavamo vivendo. Tutti gli attori hanno recitato in live, cioè in videochiamata, non tramite registrazione – conclude il regista – Questo ha preservato, anche paradossalmente, la vera essenza del set”.