Quattro italiani alla Quinzaine

Si compone l’ultimo tassello del festival di Cannes 2021, con l’annuncio dei film della Quinzaine des Realisateurs, il cui delegato generale è Paolo Moretti


Si compone l’ultimo tassello del festival di Cannes 2021, con l’annuncio dei film della Quinzaine des Realisateurs, il cui delegato generale è Paolo Moretti.

I film italiani sono quattro: A Chiara di Jonas Carpignano, dramma familiare, Futura di Alice Rohrwacher, Pietro Marcello, Francesco Munzi, ritratto sugli adolescenti italiani, Europa di Haider Rashid storia di un giovane iracheno, Kamal, che sta entrando in Europa a piedi, attraverso la frontiera tra Turchia e Bulgaria, e The Tale of King Crab di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, storia di un presunto assassino italiano, esiliato nella Terra del Fuego nel 19mo secolo, che torna al suo paese diventando una leggenda.

A questo link la lista completa dei film selezionati: https://www.quinzaine-realisateurs.com/non-classifiee/la-quinzaine-des-realisateurs-devoile-sa-selection-2021/

Qui la conferenza di presentazione

A Chiara, il nuovo film di Jonas Carpignano, sarà proiettato in anteprima mondiale alla Quinzaine dove quattro anni fa il regista aveva già presentato A Ciambra. Una co-produzione tra Italia, Francia e Svezia, A Chiara è prodotto da Stayblack con Rai Cinema, Haut et Court, Arte France Cinéma e con il contributo del Ministero della Cultura, con il sostegno di Eurimages, CNC.

A Chiara è il terzo lungometraggio di Carpignano: il regista e sceneggiatore ha realizzato il capitolo di chiusura della sua “trilogia gioiese”, dopo Mediterranea (presentato alla Semaine de la Critique di Cannes nel 2015) e A Ciambra (2017). “Non vedo l’ora che il pubblico veda il film e scopra l’interprete principale che ne è il fulcro – ha dichiarato Carpignano – Vedere Swamy Rotolo diventare Chiara è stato per me una grande gioia. Niente mi rende più felice che immaginare lei e la sua famiglia a Cannes”.

Nel film la famiglia Guerrasio si riunisce per celebrare i 18 anni della figlia maggiore di Claudio e Carmela. È un’occasione felice e la famiglia è molto unita, nonostante una sana rivalità tra la festeggiata e sua sorella Chiara di 15 anni sulla pista da ballo. Il giorno seguente, quando il padre parte improvvisamente, Chiara inizia a indagare sui motivi che hanno spinto Claudio a lasciare Gioia Tauro. Più si avvicinerà alla verità, più sarà costretta a riflettere su che tipo di futuro vuole per se stessa.

Il lungometraggio Europa di Haider Rashid batte bandiera italiana e uscirà prossimamente in sala in Italia distribuito da I Wonder Pictures. Haider Rashid, nato a Firenze nel 1985 da padre iracheno e madre italiana, con questo film racconta il difficile viaggio di un giovane iracheno, Kamal, che sta entrando in Europa a piedi, attraverso la frontiera tra Turchia e Bulgaria. Lungo la cosiddetta “rotta balcanica”, Kamal viene catturato dalla polizia di frontiera bulgara ma riesce a scappare, cercando una via di fuga in un’interminabile foresta, un sottomondo dove le regole e la legge non esistono. Un viaggio per la sopravvivenza in cui Kamal lotta strenuamente per la libertà e la vita. Nel cast, Adam Ali, Svetlana Yancheva, Pietro Ciciriello, Gassid Mohammed, Mohamed Zouaoui, Erfan Rashid.

Il film è prodotto da Haider Rashid, è una produzione Radical Plans (Italia) in associazione con Beyond Dreams (Kuwait) e Fair Play (Italia), con la produzione esecutiva di ODU Movies (Italia) e Berta Film (Italia).

Futura di Pietro Marcello, Francesco Munzi e Alice Rohrwacher è prodotto da Avventurosa con Rai Cinema. Si tratta di un’inchiesta collettiva che ha lo scopo di esplorare l’idea di futuro di ragazze e ragazzi tra i 15 e i 20 anni incontrati nel corso di un lungo viaggio attraverso l’Italia. Un ritratto del Paese osservato attraverso gli occhi di adolescenti che raccontano i luoghi in cui abitano, i propri sogni e le proprie aspettative tra desideri e paure.

“Ci siamo incontrati alla fine del 2019 con la voglia di realizzare un film insieme – dicono Pietro Marcello, Francesco Munzi e Alice Rohrwacher – A tutti noi è stato chiesto, nel corso della nostra carriera, di partecipare a lavori collettivi realizzando l’episodio di un progetto comune. La realizzazione di un singolo episodio pone tuttavia un grande limite alla possibilità di vivere un’esperienza di vera condivisione. Per noi lavorare insieme significa soprattutto guardare il lavoro dell’altro. Per questo, fin dal primo incontro, la nostra idea è stata quella di realizzare un’opera autenticamente collettiva. Così nasce Futura, un lavoro condiviso che ha lo scopo di raccontare i giovani italiani e tratteggiare, attraverso i loro occhi e le loro voci, un affresco del Paese”.

Re Granchio parte dall’Italia dei giorni nostri in cui alcuni vecchi cacciatori ricordano insieme la storia di Luciano. Nel Tardo Ottocento, Luciano è un ubriacone che vive in un borgo della Tuscia. Il suo stile di vita e la sua ribellione al dispotico principe locale lo hanno reso un reietto per il resto della comunità. In un estremo tentativo per proteggere dal principe la donna che ama, Luciano commette un atto scellerato che lo costringe a fuggire in esilio nella Terra del Fuoco. Qui, la ricerca di un mitico tesoro, al fianco di marinai senza scrupoli, si trasforma per lui in un’occasione di redenzione. Ma la febbre dell’oro non può seminare che tradimento, avidità e follia in quelle terre desolate. Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis (nati nel 1986) sono due registi italo-americani. La loro collaborazione inizia con il corto documentario Belva nera (2013, Argentina, Italy, 33’) e con il pluripremiato documentario Il Solengo (2015, Argentina, Italy, 70’). La loro ricerca si concentra sui racconti popolari e le leggende della tradizione contadina, unitamente al meccanismo imperfetto e incompleto con cui la tradizione orale genera sempre nuove storie. I loro film sono stati selezionati in numerosi festival, tra cui IFF Rotterdam, Göteborg Film Festival, Art of the Real in New York, Viennale, BAFICI, RIDM São Paulo Film Festival e sono stati premiati a Cinéma du Réel, Doclisboa e al Torino Film Festival.

Film d’apertura della Quinzaine sarà Between Two Worlds, diretto da  Emmanuel Carrère e interpretato da Juliette Binoche, tratto dal libro Ouistreham. Il film segna il ritorno alla regia del grande scrittore francese ed è tratto dal celebre romanzo-inchiesta della giornalista Florence Aubenas. Protagonista è una scrittrice “infiltrata” per mesi tra le donne delle pulizie del ferryboat che attraversa la Manica, donne costrette spesso a lavorare in condizioni disumane e al di fuori di ogni regola. Sarà distribuito in Italia da Teodora Film.

Ang
08 Giugno 2021

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