‘X & Y – Nella mente di Anna’ e le dinamiche di genere

Ispirandosi a Lars Von Trier, la regista e artista svedese Anna Odell conduce un esperimento sociale nel film che sarà nelle sale italiane dal 24 giugno distribuito da Trent Film


X & Y – Nella mente di Anna della regista e artista svedese Anna Odell, arriverà nelle sale italiane dal 24 giugno distribuito da Trent Film. Ispirandosi a Lars Von Trier, Anna Odell conduce nel film un esperimento sociale e provocatorio, in cui vuole far scontrare le dinamiche di genere che rivestono uomini e donne nella società odierna.

In un set appositamente costruito in un teatro di posa prepara un film sul confronto tra se stessa e un’icona maschile, l’attore svedese Mikael Persbrandt (già nel premio Oscar In un mondo migliore) , e invita sette altri grandi attori e attrici del Nord Europa a vivere con loro, e comportarsi come degli alter ego suoi e di Mikael. Il gruppo si avventura così naturalmente in un gioco senza regole, che porta a conflitti reali e situazioni emotive assurde e persino divertenti, dal momento che Trine Dyrholm (nota in Italia per Nico 1988), Jens Albinus, Vera Vitali, Shanti Roney, Sofie Gråbøl e Thure Lindhardt per diverse settimane non devono “uscire dal ruolo” in maniera permanente.

Tutti interpretano se stessi, prima ancora di interpretare altri. Nel film il modello di società viene così ridotto alle dimensioni di una camera da letto in cui, come suggerisce il titolo, la manifestazione del maschile e del femminile sotto la dinamica sessuale diventa centrale. Anna Odell e Mikael Persbrandt interpretano così se stessi, rappresentando i propri personaggi pubblici e, a livello più generale, gli archetipi di una “Femmina Pazza” e di un “Maschio Alfa”. Ma essere un uomo o una donna è molto più di una combinazione cromosomica di xx o xy: è il risultato di aspettative sociali e condizionamenti, che il film vuole mettere a nudo.

Nel 2013, nel suo primo lungometraggio The Reunion, Anna Odell ha ricostruito la riunione di classe tra gli ex compagni di classe dopo 20 anni, esplorando le tensioni tra la vittima, i bulli e gli osservatori nelle scuole. Il film è stato presentato alla 70° Mostra del Cinema di Venezia, dove è stato insignito del Premio FIPRESCI come Miglior film Orizzonti, mentre in patria ha vinto due Guldbagge, il massimo riconoscimento cinematografico svedese, come miglior film e migliore sceneggiatura. 

ssr
15 Giugno 2021

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