Dal 30 giugno al cinema Songbird, il primo film girato a Los Angeles in piena pandemia, diretto da Adam Mason e prodotto di Michael Bay, che descrive con uno sguardo a tratti surreale il crescente isolamento a cui siamo stati sottoposti in questi mesi. Cosa accadrebbe se tutto ciò che stiamo vivendo durasse per anni?
Il film ci porta nel 2024 a Los Angeles. Quattro anni dopo l’inizio della pandemia il virus continua a mutare, ed ora è chiamato COVID-23. Le città sono in quarantena da circa quattro anni, la metà dei contagiati muore e gli infetti vengono allontanati dalle loro abitazioni per essere condotti in campi di lockdown, noti come Q-Zones, dove vengono rinchiusi senza possibilità di contatto con l’esterno.
I superstiti, non ancora infettati, devono fare i conti con la legge marziale e i vigilantes. Tra gli immuni c’è Nico (KJ Apa), che si guadagna da vivere consegnando pacchi, è innamorato di Sara (Sofia Carson), la sua ragazza, che è in quarantena e con la quale non può avere alcun contatto. Quando Sara rischia di essere prelevata dai vigilantes per una sospetta infezione, Nico si precipiterà per le vie desolate di Los Angeles alla ricerca di qualcosa che possa salvarla.
Dal libro di Maurice Genevoix, Rroû, nome al gattino orfano che, tra i tetti di Parigi, la bimba Clémence adotta: romanzo di formazione, di definizione dell’identità e della libertà. Una storia di tenerezza e indipendenza, al cinema dal 18 aprile
Daniele Luchetti alla regia del terzo film da un romanzo di Domenico Starnone: amore, paura, segreto, sincerità, verità. Protagonista femminile Federica Rosellini, con Vittoria Puccini, Isabella Ferrari, Pilar Fogliati. Le musiche sono di Thom Yorke. Dal 24 aprile al cinema
800 persone hanno accolto il regista Matteo Garrone e gli interpreti, proprio nel quartiere della Medina, dove si sono svolte le prime fasi delle riprese del film
Il nuovo film del regista, accanto al personaggio di Tashi Duncan, vede come interpreti maschili Mike Faist e Josh O’Connor. Nei cinema dal 24 aprile