Sbarigia: “La forza sbrigliata e provocatoria di Manfredi”

Nel centenario della nascita di Nino Manfredi, il Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale e Istituto Luce-Cinecittà celebrano una delle figure più amate del cinema italiano


Nel centenario della nascita di Nino Manfredi, il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e Istituto Luce-Cinecittà contribuiscono alle celebrazioni di una delle figure più amate del cinema italiano presentando in anteprima mondiale, nella serata di pre-apertura della 78ma Mostra di Venezia, il restauro di Per grazia ricevuta, il primo lungometraggio diretto da Manfredi, vincitore nel 1971 del premio come miglior esordio al Festival di Cannes.

“La pandemia – riflette Alberto Anile, Conservatore della Cineteca Nazionale – ha rischiato fra le altre cose di far dimenticare il centenario di Nino Manfredi. La Cineteca Nazionale ha continuato a tenerlo a mente, recuperando e restaurando il film che Manfredi amava di più fra i cento e passa della sua carriera, la sua prima regia di un lungometraggio, su un argomento azzardato (la maleducazione religiosa) che all’epoca gli procurò dinieghi e scoraggiamenti da molti produttori. Per grazia ricevuta è anche la dimostrazione più trionfale dell’impegno che Manfredi metteva in tutte le cose che faceva, trasformando un esordio su un tema spinosissimo in qualcosa di molto vicino a un capolavoro. Anzi, come nel film, a un miracolo”.

Commenta Chiara Sbarigia, presidente di Istituto Luce-Cinecittà: “Riportare alla visione migliore dopo 50 anni con un grande restauro, e a una platea internazionale come quella di Venezia, un’opera ‘di esordio’ tanto preziosa, è un’occasione più che speciale per Luce-Cinecittà, che della scoperta di esordienti fa una sua mission. Lo è tanto più perché con essa celebriamo il talento enorme e ancora fortemente presente di Nino Manfredi, e con lui tutta la forza sbrigliata, provocatoria, carica di bellezza di cui è capace il cinema italiano”.

Il restauro è stato realizzato nel 2021 dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e da Istituto Luce – Cinecittà a partire dal negativo scena originale 35mm messo a disposizione da RTI-Mediaset in collaborazione con Infinity+. Per la colonna sonora è stato utilizzato un positivo ottico della Cineteca Nazionale. Laboratorio: Istituto Luce – Cinecittà.

Benedetto Parisi è in ospedale in gravi condizioni dopo un tentativo di suicidio. Mentre è in corso l’operazione per salvargli la vita, con una serie di flashback viene ricostruita la sua storia. Da bambino, rimasto orfano, vive con una zia nubile che usa la religione per impressionarlo e nascondere le sue relazioni clandestine. Il giorno della Prima Comunione sentendosi nel peccato si butta da un dirupo, ma, uscitone incolume, viene considerato un miracolato degli altri paesani. Viene mandato a vivere in un convento di frati che lo educano, ma mandato via anche da lì, va a vivere da un farmacista ateo, innamorandosi, ricambiato, della figlia. Condividendone sempre più le idee, quando crede di vedere il farmacista in punto di morte baciare il crocifisso, confuso e ferito si butta da uno strapiombo. Ma anche questa volta miracolosamente si salva.

Per grazia ricevuta è una storia semplice, accaduta a tanti, con la quale desidero affrontare un tema difficile ma che sento molto: la crisi religiosa. Il mondo di oggi mi sembra il più adatto ad afferrare questa tematica; le conquiste tecniche e la civilizzazione in progresso continuo hanno fatto dimenticare ciò che ognuno di noi ha dentro di sé. Intendiamoci, non voglio fare un film intellettualistico perché so che il mio pubblico ama ridere; affrontare un tema importante in maniera umoristica mi sembra il migliore modo di dire qualcosa e spero di riuscirci”, affermava Nino Manfredi.

Nel cast Nino Manfredi (Benedetto Parisi), Delia Boccardo (Giovanna Micheli), Lionel Stander (Oreste Micheli), Paola Borboni (Immacolata), Mario Scaccia (il Priore), Fausto Tozzi (il professore), Mariangela Melato (la maestra).

Cr. P.
20 Luglio 2021

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