Rai Cinema a Venezia con Martone e Mainetti

Qui rido io e Freaks Out sono tra i molti titoli - con tanti doc e cortometraggi - presenti al Lido nelle diverse sezioni della 78. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia


Moltissimi i titoli, tra film, film documentari e cortometraggi, presenti al Lido nelle diverse sezioni della 78. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia coprodotti da Rai Cinema (e altri verranno annunciati nei prossimi giorni), cinque dei quali distribuiti in Italia da 01 Distribution

“Un’edizione ricchissima di cinema italiano che testimonia la voglia di esserci e di mostrarsi di tutto il sistema cinema – dall’industria, agli autori, e tutta la filiera dei protagonisti – dopo i mesi di sofferenza che ognuno di noi spera ora di lasciarsi definitivamente alle spalle – dice Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema – I festival, e la Mostra di Venezia in particolare, costituiscono delle grandiose occasioni per ridare slancio e visibilità al nostro mondo, sferzate di vitalità e di energia positiva che, nel clima di incertezza in cui siamo ancora costretti a vivere, dobbiamo riuscire a incanalare per costruire e rinsaldare la definitiva ripresa dell’intero settore. Ci auguriamo che la selezione di film presente quest’anno, anche grazie alla grande varietà e diversità di genere e autori, possa essere utile a ricostruire il rapporto di fiducia con il pubblico, che le opere presentate al festival incoraggino gli spettatori a tornare in sala, con tranquillità e rinnovata curiosità. Nel Concorso ufficiale della Mostra, presentiamo quattro opere molto diverse tra loro per stile e registro narrativo. Qui rido io di Mario Martone che torna ancora in gara a Venezia con una storia sulla vita del grande attore comico e commediografo della Napoli dei primi del ‘900 Eduardo Scarpetta; Freaks Out di Gabriele Mainetti, l’attesa seconda prova del regista questa volta alle prese con quattro personaggi da circo in bilico tra l’avventura e la Storia; Il buco di Michelangelo Frammartino sulla missione di un gruppo di speleologi che nell’agosto del ‘61 scopre all’interno dell’altopiano calabrese una delle grotte più profonde del mondo. E infine Spencer del regista cileno Pablo Larraín, in cui vedremo l’attrice Kristen Stewart nei panni di Lady Diana. Distribuiremo il film al cinema con 01 Distribution nel 2022, in occasione del 25° anniversario della morte di Diana Spencer. Accanto ai registi del Concorso, un autore che ci è molto caro, Roberto Andò, chiuderà i lavori della Mostra con Il bambino nascosto interpretato da uno strepitoso Silvio Orlando, attore “dell’anima” come lo definisce lo stesso Andò. E ancora Leonardo Di Costanzo con Ariaferma, con una storia all’interno di un carcere dove le regole tra detenuti e carcerieri sembrano pian piano perdere di senso. Nella sezione Orizzonti la talentuosa Laura Bispuri che, con Il paradiso del pavone, firma la sua terza regia. Al centro della storia un evento inaspettato durante una riunione familiare chiamerà tutti a riflettere sul senso profondo dei propri sentimenti, di ciò che resta e di ciò che scompare. Nella stessa sezione La ragazza ha volato di Wilma Labate, scritto insieme a Damiano e Fabio D’Innocenzo, che mette al centro la vita di un’adolescente ‘scomoda’ a Trieste”. 

“Numerosissimi quest’anno anche i film documentari di nostra produzione presentati nelle varie sezioni del Festival – aggiunge Nicola Claudio, presidente di Rai Cinema – racconti provenienti dal passato, riflessioni sulla contemporaneità, indagini e testimonianze del presente, storie legate ai territori. Tra questi “Ezio Bosso. Le cose che restano”, il nuovo, appassionato documentario musicale firmato da Giorgio Verdelli sul compositore e direttore d’orchestra italiano scomparso lo scorso anno; il suo amore per l’arte, vissuta come disciplina e ragione di vita, è raccontato dallo stesso Bosso come in un diario personalissimo. E Rebibbia lockdown diretto da Fabio Cavalli, un Evento speciale ospitato dal Festival con un alto valore di testimonianza individuale e civile. Quattro studenti vengono incaricati dall’Università Luiss Guido Carli di seguire i detenuti-studenti in carcere. Il virus all’improvviso blocca ogni incontro. I due mondi estranei si trovano accomunati dallo stato di detenzione imposto dal contagio. Nasce un fitto rapporto epistolare e forse per la prima volta, fra vita libera e vita reclusa c’è una somiglianza”. 

A questo link la lista completa dei film di Rai Cinema al Lido.

Ang
26 Luglio 2021

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