“Attrice, doppiatrice, persona intelligente e gentile”: è il tweet con cui Alessandro Gassmann ha ricordato Ludovica Modugno, scomparsa a 72 anni dopo una lunga malattia. Glenn Close, Charlotte Rampling, Anjelica Huston ma anche Cher, Julie Christie, Jacqueline Bisset e Viola Davis.
Aveva iniziato a recitare a 4 anni nel primo sceneggiato prodotto e trasmesso in Italia, Il dottor Antonio. Il suo primo doppiaggio arriva poco dopo quando è chiamata a dare la voce al bambino protagonista del drammatico film spagnolo Marcellino pane e vino, del 1954, proiettato per anni nella sale parrocchiali di tutta Italia. In teatro a soli 7 anni interpreta Alcesti di Euripide, con la regia di Guido Salvini e il teatro rimarrà la sua grande passione. Ciò non le impedirà di prendere parte agli sceneggiati televisivi più seguiti degli anni sessanta fra cui: Cime tempestose, Ricordo la mamma, Romanzo di un maestro, Il novelliere e ne La Pisana, nella parte della protagonista bambina.
Nel 1978 fonda insieme a Gigi Angelillo, che diventerà suo marito, la compagnia teatrale “L’albero”, con la quale produce e interpreta numerosi spettacoli, tra cui Esercizi di stile di Raymond Queneau per la regia di Jacques Seiler, che vince il premio “Biglietto d’oro” del 1991. Per le rappresentazioni di L’una e l’altra e di La badante, entrambe con regia di Cesare Lievi riceve nel 2008 il premio come migliore attrice teatrale italiana dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro.
La notorietà arriva, invece, nel 2009 dopo aver interpretato la zia di Checco Zalone in Cado dalle nubi. L’attore e registra che oggi ha espresso il suo dolore per la morte di Ludovica Modugno definendola “una grande attrice, che non lo faceva mai pesare”, la volle ancora accanto a sé nel film del 2016 Quo vado.
A commemorarla nel giorno della sua scomparsa oltre ai tanti colleghi anche Sergio Cofferati. L’ex segretario della Cgil ha ricordato come Ludovica Modugno ”oltre ad essere stata una grande attrice, è stata speaker alla manifestazione della Cgil del Circo Massimo del 23 marzo 2002”.
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