Si intitola La gatta l’ultimo lungometraggio di Silvana Strocchi, sceneggiatrice e attrice di teatro e cinema (ha lavorato, tra gli altri, con Pupi Avati e con Federico Fellini ne La voce della luna) che debutta il 25 novembre in prima nazionale al Cine Teatro Orione di Bologna.
La sceneggiatura è tratta dal romanzo breve La chatte che la scrittrice francese Colette scrisse nel 1933, storia di un insolito “triangolo amoroso” tra una giovane coppia di sposi e Sasha, la gatta con la quale il protagonista intrattiene un rapporto simbiotico, dal quale la donna è esclusa. Protagonisti sono Orfeo (interpretato da Luca Mazzamurro, recentemente visto in Nobili bugie di Antonio Pisu), Camilla (la giovane attrice teatrale Margherita Varricchio), e Sasha, la gatta di Orfeo. La rivalità tra la gatta e la donna procede di pari passo con l’esacerbarsi della frattura psicologica con il compagno, non compensata dall’intenso rapporto erotico tra i due, fino alla conclusione drammatica e inattesa. La penna di Colette costruisce un racconto che già per sua natura si presta alla trasposizione cinematografica: nel 1952 Roberto Rossellini ne trasse un episodio del film I sette peccati capitali dal titolo ‘Invidia’, ambientandolo nella Roma dell’epoca. La gatta è stato girato interamente a Bologna e nei dintorni.
E’ stata presentata a Roma la commedia romantica di Michela Scolari con Claudia Gerini, Ivo Romagnoli, Lilly Englert, Fuschia Kate Sumner, Francesco Leone e Linda Zampaglione (figlia di Claudia)
Gli arbëreshë, ossia gli albanesi d'Italia, detti anche italo-albaneso, sono la minoranza etno-linguistica albanese storicamente stanziata in Italia meridionale e insulare. La storia de La festa del ritorno, di Lorenzo Adorisio, racconta di un figlio e suo padre all’interno di una di queste comunità
Il film di Mauro Caputo chiude la trilogia dedicata al drammaturgo. "I racconti in questo film ne sono una testimonianza, perché, come amava dire Giorgio: "Tutte le vite sono intrecciate l'una con l'altra", dice l'autore
Il film di Roberto Zazzara sabato 17 giugno a Pescara e in autunno al cinema e in streaming: una tradizione dei monti abruzzesi, in cui gli uomini si lanciano scalzi da un dirupo di roccia viva e corrono fino al torrente, per poi risalire