Addio a Vitaliano Trevisan, fu protagonista di ‘Primo amore’

Lo scrittore è stato protagonista, nonché co-sceneggiatore, del film di Matteo Garrone Primo amore, in concorso al 54° Festival di Berlino. Ha recitato anche per Marco Simon Puccioni ne Il riparo


E’ morto lo scrittore Vitaliano Trevisan. Aveva 61 anni. Il corpo privo di vita dell’artista poliedrico, capace di passare dalla scrittura, alla musica, al cinema e al teatro, è stato trovato nell’abitazione di Crespadoro (Vicenza) e non si esclude il suicidio. Lo scorso ottobre era stato ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale Montecchio Maggiore di Vicenza. Il 5 novembre su “La Repubblica” aveva pubblicato la sua testimonianza dal titolo “Io, un matto trattato senza pietà”, scritta a seguito del ricovero coatto, in cui Trevisan denunciava le condizioni in cui si tengono i pazienti.

Nato a Sandrigo, in provincia di Vicenza, il 12 dicembre 1960, dopo una giovinezza trascorsa come impiegato nel settore edilizio e dell’arredamento, Trevisan si dedica ad altri lavori più manuali fino ad approdare alla letteratura. Dopo alcune prove letterarie di buona levatura, raggiunge il successo nel 2002 con il romanzo I quindicimila passi (Einaudi), apprezzato dalla critica, che racchiude i racconti di un uomo, Thomas, dalle mille fobie. Il libro, che descrive una società chiusa e profondamente reazionaria fortemente improntata su una matrice cattolica, ha ricevuto il premio Lo Straniero e il premio Campiello Francia 2008 (terza edizione del premio Campiello Europa).  

Per il teatro, Trevisan ha curato nel 2004 l’adattamento di Giulietta di Federico Fellini e ha scritto, tra gli altri, Il lavoro rende liberi, messo in scena nel 2005 da Toni Servillo, e i monologhi Oscillazioni e Solo RH, pubblicati da Einaudi nel volume Due monologhi (2009), portati in scena nel 2007 da Roberto Herlitzka.

Per il cinema nel 2003 Trevisan, insieme a Michela Cescon, è il protagonista, nonché co-sceneggiatore, del film di Matteo Garrone Primo amore, girato a Vicenza e in concorso al 54° Festival di Berlino, cronaca di una relazione patologica tra un uomo ossessionato dalla magrezza estrema e una donna disposta a rinunciare progressivamente al cibo fino quasi a morire di fame in una escalation di sadismo e dominazione (il film è ispirato al libro Il cacciatore di anoressiche di Marco Mariolini). È attore nel film Il riparo di Marco Simon Puccioni (miglior film al Festival di Annecy nel 2007), oltre che nel film Dall’altra parte del mare di Veronica Perugini.

Cr. P.
08 Gennaio 2022

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