Franceschini: “Post pandemia crescita dei consumi culturali”

"In alcuni settori - ha affermato il ministro - l'Italia sta vivendo un momento di crescita, penso al cinema, grazie all'incrocio tra l'attrattività italiana, legge sul tax credit e nuove risorse"


“Tra le tracce positive che lascerà la pandemia ci dobbiamo aspettare secondo me una crescita dei consumi culturali”. Lo ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini, intervenendo in collegamento con la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico della Fondazione Scuole civiche di Milano.

“In alcuni settori l’Italia sta vivendo un momento di crescita, penso al cinema, grazie all’incrocio tra l’attrattività italiana, una nuova legge sul tax credit e molte più risorse, si sono moltiplicate le produzioni. Al punto che alcuni produttori mi raccontano che non riescono più a iniziare film perché non trovano un macchinista o un operatore”.

Secondo il ministro “la pandemia ha fatto capire anche ai non addetti ai lavori che cosa è un Paese senza cultura. Ha fatto avvicinare le persone a bisogni nuovi, non è un caso se in Italia dopo molti anni, anche in controtendenza rispetto all’Europa, è aumentata la vendita dei libri e il numero di lettori, anche dopo anni negativi – ha concluso -. Si tratta di un aumento molto significativo e io credo strutturale. Si è visto come la gente ha voglia, nonostante le regole per contenere la pandemia, di vivere una vita piena di cultura”.

Cr. P.
07 Febbraio 2022

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