Alle spalle decine di premi e candidature, ha lavorato con Roberto Benigni, Marco Risi, Daniele Luchetti, Carlo Mazzacurati, Ridley Scott, Anthony Minghella, Gabriele Muccino (A casa tutti bene del 2018). Ivano Marescotti annuncia il suo addio alle scene con un post sul suo profilo Facebook: “Seguendo l’esempio di Jack Nicholson che a 73 anni s’è ritirato dalle scene (si deve pur avere un modello…) per godersi la vecchiaia, comunico che mi ritiro e non faccio più l’attore”.
Marescotti nel suo messaggio ringrazia la sua agente Maria Vittoria Grimaudo, i giornalisti critici che “mi hanno sempre trattato immeritatamente bene, tutti i produttori e registi nonché i molti colleghi attori e attrici coi quali ho avuto il piacere e l’onore di lavorare. Mi tengo solo la scuola TAM (Teatro Accademia Marescotti) con 15-20 allievi ogni anno ai quali insegno recitazione”.
Classe 1946, nato a Bagnacavallo, nella Bassa Romagna, Marescotti è stato capace di interpretare personaggi cinematografici diversissimi fra di loro (dal dottor Randazzo in Johnny Stecchino al leghista di Cado dalle nubi di Checco Zalone, passando per il papà di Alex in Jack Frusciante è uscito dal gruppo), senza contare il suo intenso lavoro teatrale anche per il recupero della lingua romagnola.
In carriera ha avuto 6 candidature al Nastro d’argento, vinto nel 2004 per il cortometraggio Assicurazione sulla vita di Tommaso Cariboni e Augusto Modigliani.
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