Final Cut in Venice, online il bando della decima edizione

È stato lanciato sul sito della Biennale di Venezia il bando della decima edizione del workshop Final Cut in Venice che avrà luogo dal 3 al 5 settembre nell'ambito del Venice Production Bridge


È stato lanciato sul sito della Biennale di Venezia il bando della 10/ma edizione del workshop Final Cut in Venice che avrà luogo dal 3 al 5 settembre nell’ambito del Venice Production Bridge della 79/ma Mostra di Venezia.

Dal 2013 Final Cut in Venice fornisce un aiuto al completamento di film di qualità provenienti dall’Africa, nonché da Giordania, Iraq, Libano, Palestina e Siria.  

Nei suoi 9 anni di attività, ha ricevuto in fase di selezione 546 work-in-progress e ne ha selezionati e presentati a Venezia 52. Fra i casi di affermazione si ricordano: il documentario Obscure (2016), della regista siriana Soudade Kaadan, poi vincitrice del Leone del Futuro 2018 con The Day I Lost my Shadow; Freedom Fields (2017) di Naziha Arebi, primo lungometraggio documentario di una regista libica, che vinse il Bafta 2018; Félicité (2017), del franco-senegalese Alain Gomis, che ottenne alla Berlinale 2018 il Gran Premio della Giuria – Orso d’Argento; Ghost Hunting (2017) del palestinese Raed Andoni, che vinse alla Berlinale 2018 il Glasshütte Original Documentary Award; Talking about trees (2018) del sudanese Suhaib Gasmelbari che vinse alla Berlinale 2019 il Glasshutte Original Documentary Award e l’Audience Award; il documentario opera prima Makongo di Elvis Sabin Ngaibino (2019) che ottenne il Prix International de la Scam (secondo premio del Festival) al 42° Cinéma du réel di Parigi 2020 e il Prix du Jury per i documentari al Festival di Amiens 2020; il documentario congolese En route pour le milliard (Downstream to Kinshasa) di Dieudo Hamadi, già Premio Biennale di Venezia nel 2019, che vinse l’Amplify Voices Award, Honorable Mention a Toronto 2020 Golden Dove al DOK Leipzig 2020 e il Gran Prix per i documentari al Festival di Amiens 2020.

C.DA
15 Marzo 2022

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