Karate Man: lo sport salvifico che cura la malattia

Prodotto da Alberto De Venezia per Ipnotica Produzioni, arriva nei cinema il 26 maggio il nuovo film diretto da Claudio Fragasso


Prodotto da Alberto De Venezia per Ipnotica produzioni, arriva nei cinema il 26 maggio Karate man, nuovo film diretto da Claudio Fragasso, autore di Palermo Milano solo andata Milano Palermo Il ritorno.

Karate man s’ispira alla vera storia del protagonista Claudio Del Falco, raccontando di un karateka che trova fin da bambino la forza per combattere tramite lo sport la malattia da cui è affetto. Durante i campionati mondiali di karate Claudio Del Falco, campione d’arti marziali, perde il titolo combattendo contro Stefano Maniscalco, pluricampione mondiale e internazionale. Alla fine del combattimento, Claudio cade in coma, ma non per i colpi subiti da Maniscalco, bensì a causa della malattia che lo affligge da quando era bambino, da lui sempre nascosta a tutti. Malattia che, insieme alla passione per le arti marziali e ad un grande centro sportivo, ha ereditato dal padre, il quale gli ha insegnato a conviverci, curandosi senza smettere e, al contempo, di sognare in grande.

Quando Claudio esce dal coma, accanto a sé ha Laura, sua fisioterapista di sempre, nonché medico sportivo con cui vive una storia d’amore tormentata a causa dell’ex compagno di lei, Maurizio, giovane psicolabile violento e pericoloso, che non accetta la fine del loro rapporto minacciandola continuamente. Drammatiche conseguenze portano Claudio a cadere in una sorta di depressione, ma il suo amico Maniscalco gli è vicino e lo convince ad allenarsi per riprendersi e prepararsi ad affrontare un incontro durissimo di MMA, in quanto scommesse clandestine fatte a sua insaputa rischiano di rovinargli l’esistenza e di privarlo proprio della preziosa palestra. Man mano che cerca di realizzare il sogno di una vita: diventare l’unico vero karate man, campione internazionale d’arti marziali…

Il regista dichiara: “Karate man è la rivincita sulla vita di un bambino colpito da una malattia a soli dieci anni. Un bambino che si era chiuso in se stesso privandosi di tutto, perché si sentiva diverso dagli altri. Ma poi, attraverso la conoscenza di uno sport nobile e antico come il karate, si rialza diventando un esempio per tutti quelli che, come lui, si sentivano esclusi. Superando ogni aspettativa, entra nelle competizioni europee e mondiali diventando un campione. Anche se la storia è di fantasia è stata ispirata dalla vita vera di Claudio Del Falco, il protagonista del film. Se lo sport può aiutare a vincere le paure e le limitazioni di chi è affetto da problemi di salute raggiungendo anche traguardi impensabili, questo è un messaggio positivo che deve essere veicolato a tutti. Qualche anno fa probabilmente un malato di diabete non si sarebbe mai dichiarato, io ho avuto la fortuna di incontrare Claudio che in qualche maniera se ne è liberato, ma non pensiate che sia semplice. E’ una malattia dalla quale non si guarisce e che ti porti per tutta la vita. Un giorno parlando con il suo allenatore, Stefano Marescalco, mi spiegò che il rapporto forte che avevano si basava sul fatto che Claudio ogni giorno doveva combattere con la morte. Lui si riequilibra attraverso lo sport, ma è come un bambino. Ogni giorno per lui è un giorno nuovo, vero, puro, e questa purezza l’ha trasmessa con il film. E io questo film l’ho fatto proprio per i bambini, per i ragazzi, che possano trovare nella pellicola l’essenza del Karate, ho dovuto combattere con la commissione censura”.

La musica è del maestro Demo Morselli che racconta “ho fatto tutto nella mia stanza, con uno stile easy listening, come se fossimo negli anni Settanta, rock ma anche un po’ dance, doveva gasarmi esattamente come le immagini, anche col sapore Orientale, a sottilineare il genere ‘action drama’, come lo chiama il regista. Pensiamo a La febbre del sabato sera che era nato come un B-Movie e nessuno voleva farlo, poi proprio grazie alle musiche è stato un successo. Non ho voluto fare solo musiche da commento, ma anche qualcosa che si potesse ascoltare e ballare a prescindere”.

Fragasso dice anche che “molti critici non amano il commento musicale, vanno di moda i film con le battute sottotono, quasi in silenzio, ma la musica serve a dare emozioni e sentimenti e il cinema deve assolutamente essere emozionante. Una volta un critico scrisse per un mio film la frase ‘tanto Fragasso per nulla’. Lì per lì mi disse che aveva una linea bessoniana, e poi scrisse così. La critica mi considera esagerato e ‘coatto’, ma a me piace così”.

Firma la sceneggiatura Rossella Drudi, da un soggetto scritto insieme allo stesso Fragasso, mentre, al fianco di Claudio Del Falco, fanno parte del cast il vero campione del mondo di karate Stefano Maniscalco, Anne Garcia, Tony Scarf, il pluricampione di MMA Michele Verginelli, Stefano Calvagna, Melina Arena, Gianluca Potenziani, Marco Aceti, Ivan Lucarelli, Gabriela Teleaga, Monica Carpanese, Marco Camera, Delia Germi, Fedele Tullo, Noemi Cognini e, nei panni del protagonista da bambino, Niccolò Calvagna.

Drudi commenta: “per quello che riguarda Rocky, non ci ho specificamente pensato, sono innamorata della storia del campione che cade, perde, si rialza e vince, tutti possono essere Rocky. Diciamo Del Falco è il Rocky italiano. Le diversità non devono esistere, questo è il senso del film. Nessuno è inferiore solo perché ha un problema di salute”.

Il film parla anche di ricatti e rapporti tossici: “ci sono due usurai – dice Drudi – che sono come due cartoni animati. La musica lo sottolinea. Inoltre c’è un rapporto di coppia che è una trappola, ma se si trova la forza di reagire si esce anche da quello”.

Ponnto Production è produzione associata di Karate man, che, patrocinato dalla FIJLKAM (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali), WKF (World Karate Federation) e da Sport e Salute, è distribuito da Ipnotica Film.

TRAILER:

Andrea Guglielmino
25 Maggio 2022

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