Dario Argento, ‘Il guardiano dei nostri incubi’

L’esposizione Il guardiano dei nostri incubi, in programma al Museo Nazionale del Cinema dal 1° giugno al 26 settembre 2022. Una raccolta di 21 tavole tratte dal numero monografico di LINUS (maggio 20


Il Museo Nazionale del Cinema di Torino presenta Il guardiano dei nostri incubi, a cura di Domenico De Gaetano, Marcello Garofalo, Elisabetta Sgarbi, una raccolta di 21 tavole tratte dal numero monografico di “Linus” (maggio 2022), edito da La nave di Teseo, dedicato a Dario Argento e pubblicato in occasione di Dario Argento, la grande mostra realizzata dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e Solares Fondazione delle Arti, a cura di Domenico De Gaetano e Marcello Garofalo, al Museo Nazionale del Cinema fino al 16 gennaio 2023.

Ospitata nel suggestivo piano di accoglienza della Mole Antonelliana, l’esposizione ripropone le tavole che, con stili differenti propri a ogni autore e autrice, narrano e danno vita ad altrettante visioni contemporanee di Dario Argento e delle sue opere, capaci di coinvolgere il visitatore e di attirarlo a compiere un passo oltre in quell’universo onirico in cui il cinema di Argento invita ogni spettatore ad affacciarsi e immergersi.

Il tratto grafico e la parola diventano così il filo conduttore di questo viaggio alla scoperta del maestro del brivido, del suo stile personale e della visione originale e unica nel mondo del racconto cinematografico, non riconducibile a nessun altro autore. Nelle sue opere, Dario Argento ha sempre guardato anche alle altre arti – musica, pittura, scultura, architettura, letteratura, design – e le ha attratte dentro e verso le sue opere, in un gioco di rimandi e intrecci. La potenza dell’immaginario cinematografico creato da un regista ha un forte impatto sulla società e sulla cultura, grazie a segni iconici, alla capacità di mantenere intatto nel tempo un rapporto intenso con il pubblico che sempre si rinnova.

“Tra gli eventi pensati per accompagnare l’anno dedicato a Dario Argento, questo realizzato con la rivista Linus è sicuramente uno dei più inusuali – racconta Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema e co-curatore della mostra. Elisabetta Sgarbi ha accolto con grande entusiasmo la nostra proposta di realizzare un numero interamente dedicato all’immaginario fantastico del maestro romano. Non avendo dubbi sulla qualità dei disegnatori e degli illustratori invitati, abbiamo subito pensato di rendere disponibili le loro tavole ai visitatori del Museo Nazionale del Cinema come ideale “chiusura” del percorso espositivo principale attraverso un allestimento originale e molto cinematografico”.

“La mostra di Dario Argento sta ottenendo un grande successo di critica e di pubblico – sottolinea Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema -, un successo testimoniato dall’alto numero di visitatori alla Mole Antonelliana e dalle richieste che ci giungono da altre città di ospitarla il prossimo anno. Il fatto che la mostra si arricchisca nei mesi di nuovi contenuti, nuove sezioni e nuovi eventi non fa che rendere il progetto espositivo ancora più coinvolgente”.

“Dario Argento paradossalmente già esordisce come icona-pop – afferma Marcello Garofalo, co-curatore della mostra -: il suo nome e il suo cognome così eufonici, i titoli dei primi tre film misteriosamente fascinosi, i manifesti pubblicitari realizzati da artisti quali Picchioni e Mos che si presentavano più come illustrazioni evocative, che non come materiali promozionali, immediatamente posero il giovane Dario al centro di un interesse mediatico popolarmente identificabile e riconosciuto. Se oggi una rivista come ‘Linus’ gli rende omaggio lavorando su quegli stessi presupposti, è perché a distanza di oltre cinquant’anni Argento continua a sognare un mondo che noi non viviamo e a mostrarcelo come possibile. Le illustrazioni e i fumetti che oggi lo raccontano seguono la sua stessa ispirazione e la sua stessa tecnica che non riposano sul naturalismo, ma lo frantumano in tanti frammenti di specchi che escludono dal campo molte cose ma ne amplificano tante altre, soprattutto quelle meno consolatorie (non per questo meno seducenti)”.

“Dario Argento ha contribuito a dare forma al nostro immaginario, ben oltre i confini del cinema di cui è un maestro riconosciuto nel mondo – sottolinea Elisabetta Sgarbi, direttore generale La nave di Teseo Editore, Direttore responsabile della rivista “Linus” e co-curatore della mostra. Dario Argento frequenta e ispira a sua volta musica, letteratura, arte, fumetto, e dunque ha una naturale affinità con la rivista Linus, che fin dalla sua creazione esplora i mondi più diversi. Per questo, insieme al direttore Igort, sono entusiasta di questa mostra unica, che conferma il Museo Nazionale del Cinema come uno dei luoghi della cultura più vivaci del panorama nazionale, e la rivista Linus come la dirompente comunità di idee, aperta alle contaminazioni, voluta da Umberto Eco alla sua fondazione.”

Il percorso espositivo alterna immagini e testi: dall’editoriale di Igort ai testi di Giuseppe Sansonna, Domenico De Gaetano e Marcello Garofalo, Piera Detassis, Roberto Pugliese, Adriano Ercolani, Davide Pulci con l’intervista a Sergio Stivaletti. Ma il visitatore può soprattutto scoprire un Dario Argento reinventato nei ritratti del regista creati da Alice Iuri, Riccardo Mannelli, Francesco Ripoli e Stefano Zattera, nelle illustrazioni ispirate a film o locandine di Stefano Bessoni, Grazia La Padula, Leila Marzocchi, Isabella Mazzanti, Valentina Napolitano e Sergio Ponchione, nei fumetti creati da Sergio Algozzino, Giuseppe Pollicelli & Sudario Brando, Massimo Giacon, Danilo Maramotti e Squaz. Le tavole esposte sono state donate al Museo Nazionale del Cinema.

C.DA
01 Giugno 2022

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