Val d’Aosta terra di cinema: tutti i set dell’estate

La Valle d’Aosta continua ad essere il set ideale per grandi produzioni cinematografiche


La Valle d’Aosta continua ad essere il set ideale per grandi produzioni cinematografiche: lo ha appena confermato il Premio della Giuria, assegnato a Le otto montagne di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, alla 75° edizione del Festival di Cannes.

Le vette valdostane hanno catturato film hollywoodiani come House of Gucci, Avengers – Age of Ultron, mentre Courmayeur nella finzione è diventata la Bellair di Diabolik. E sono solo alcune tra le produzioni che ultimamente hanno scelto questa Regione per realizzare i loro progetti.

Un consenso internazionale che è stato celebrato l’11 e il 12 giugno 2022 con “Panoramiche. Alla scoperta della Valle del Cinema”, un weekend di eventi per raccontare tutta la proposta cinematografica Si  ricordano poi Rocco Schiavone, il reality Freeze the fear with Wim Hof e una grande produzione di Bollywood.

La Val d’Aosta è stata scelta anche da American Widescreen Pictures LLC per girare Snow before Christmas, un Family Movie per la regia di Stefano Milla. Attualmente in fase di post produzione, il film propone una rivisitazione della favola di Biancaneve all’insegna dei buoni sentimenti. È una coproduzione polacco – italiana, e in particolare valdostana, Broad Peak, film di finzione che racconta la drammatica vicenda di Maciej Berbeka, l’alpinista polacco scomparso il 5 marzo 2013 insieme al compagno di cordata Tomasz Kowalski.

A fine giugno cominceranno le riprese del cortometraggio Api di Luca Ciriello, secondo capitolo di una trilogia dedicata agli adolescenti. Una produzione Lunia Film, con Luciano Barisone come produttore creativo e Luca Bich in veste di produttore esecutivo. Il film narra le avventure di un gruppo di ragazzi di Aosta e delle loro apecar, che trattano con tutte le cure. Rémy e la sua banda amano passare l’estate per strada, ma hanno la montagna nel cuore, e conoscono ogni angolo della Valle del Gran San Bernardo e della Valpelline, teatro delle loro scorribande.

Il primo capitolo della trilogia, il cortometraggio 40 cavalli, è stato presentato a Frontdoc, Festival Internazionale del Cinema di Frontiera di Aosta. 

Cominceranno durante l’estate e si protrarranno nel corso dell’inverno le riprese di Segnali di vita, lungometraggio di Leandro Picarella, coproduzione italo svizzera di Qoomoon srl (IT) e Soap Factory (CH). Nel 2019 il film aveva ricevuto il sostegno del Fondo per lo sviluppo della Film Commission Vallée d’Aoste e successivamente il sostegno alla produzione.  Il documentario, ambientato a Lignan, piccolo villaggio nella Valle di St Barthélemy, dove si staglia l’OAVDA, l’Osservatorio Astronomico della Regione, racconta le contraddizioni e la vita quotidiana di questo singolare microcosmo: mentre l’astrofisico Paolo Calcidese, l’unico abitante della struttura, scruta il cielo con il suo telescopio per sviluppare le sue ricerche scientifiche e sperimentare tecnologie per la didattica e la divulgazione, alcuni abitanti del villaggio tentano di resistere al freddo inverno e altri ancora provano a cambiare il loro destino.

Sono in corso e finiranno a ottobre le riprese del documentario Le Montagne Vivono (Bergfahrt) di Dominique Margot, girato in varie località dell’arco alpino: il luogo scelto in Valle d’Aosta è Cogne. Il documentario, prodotto da Maximage (Svizzera), è una riflessione su come, dopo anni di turismo di massa e di sfruttamento delle Alpi come marchio, un ripensamento stia lentamente avvenendo. Attraverso figure diverse e a volte antitetiche tra loro, il film si propone di illustrare l‘essenza delle Alpi in un modo nuovo. Il quarto progetto in lavorazione è il documentario Landscapes of end del regista Francesco Mattuzzi, prodotto dalla società valdostana L’Eubage srl, da Samarcanda Films e dalla francese Société des Apaches. Si tratta di un racconto sul confine fra la vita e la morte, lungo la terra di frontiera che le separa e le unisce e sugli uomini e le donne che li attraversano, con le loro speranze e le loro paure, in cerca di un senso che nel mondo contemporaneo è sempre più difficile trovare. Il documentario ha ricevuto nel 2019 il sostegno per lo sviluppo e la produzione dalla Film Commission Vallée d’Aoste. Landscapes of end il 18 giugno 2022 ha presentato il suo pitch a Bio to B, nell’ambito delBiografilm Festival di Bologna.

Ang
20 Giugno 2022

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