‘Piove’ vietato ai minori di 18 anni. La produzione fa ricorso

En plein di bollini di contenuti sensibili per l'horror-fantasy di Paolo Strippoli


Piove sul cinema italiano già bagnato dalla crisi. Infatti Piove di Paolo Strippoli, classificato in autonomia dal distributore Fandango come “opera non adatta ai minori di 14 anni”, come prevede la Legge Franceschini ispirata al principio della responsabilizzazione degli operatori audiovisivi, è stato invece bocciato dalla commissione ministeriale preposta al controllo del Ministero della Cultura, in particolare la sottocommissione 3 riunitasi l’11 ottobre, che ha ritenuto di alzare il divieto ai minori di 18 anni soprattutto per la violenza troppo “descrittiva” e forse anche per un nudo integrale. Anche i bollini per i contenuti sensibili sono aumentati, la produzione aveva proposto solo quello della ‘violenza’ mentre la commissione ha optato per l’en plein aggiungendo tutti gli altri cinque bollini previsti dall’ordinamento: ’sesso’, ‘uso di armi’, ‘linguaggio e turpiloquio’, ‘uso di sostanze stupefacenti o alcol’, ‘discriminazione e incitamento all’odio’.

Una decisione che ha colto di sorpresa tutti, distributore, produttori (Propaganda Italia, Polifemo e GapBusters) e soprattutto il regista: “Sono rimasto sorpreso dal divieto ai minori di diciotto anni. Il film rappresenta la violenza sempre attraverso un dispositivo horror sovrannaturale e allegorico. Non c’è alcuna istigazione o apologia del male, anzi, solo la crudezza che il genere richiede. Piove è una parabola che racconta del nostro lato oscuro e nel finale offre una soluzione per addomesticarlo”, dice a Cinecittà News Paolo Strippoli che ha scritto il film con Jacopo Del Giudice e Gustavo Hérnandez. 

Piove con Fabrizio Rongione, Cristiana Dell’Anna, Francesco Ghegi, Aurora Menenti e Leon De La Valléè, è previsto in uscita il 10 novembre al cinema mentre il 21 ottobre sarà in anteprima italiana ad Alice nella città, la sezione autonoma e parallela della Festa del cinema di Roma. Anche la produttrice Marina Marzotto di Propaganda Italia ritiene che «certamente in Italia non si fanno molti horror come Piove ma il film a nostro avviso non richiede un divieto ai minori di 18 anni. Ricorreremo subito sperando di poter spiegare le nostre ragioni».

Ora si attende l’esito del ricorso che verrà depositato lunedì 17 ottobre. La speranza è che tutto finisca come lo scorso anno con La scuola cattolica di Stefano Mordini che ebbe un iter molto simile, ricorderete le polemiche per il divieto ai minori di 18 anni, e alla fine tornò a essere vietato ‘solo’ ai minori di 14 anni.

Una corsa contro il tempo perché il lancio di Piove allo stato attuale è congelato dal momento che per le opere vietate ai minori di 18 anni non possono nemmeno essere mostrati i trailer. Un danno commerciale non da poco in un momento in cui il cinema italiano fatica pure ad arrivare al suo pubblico.

Pedro Armocida
15 Ottobre 2022

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