Dal 17 gennaio al 28 febbraio l‘Istituto Giapponese di Cultura di Roma propone Fragilità e resilienza. Sei storie a tutto schermo, una rassegna di film giapponesi in V.O. (con sottotitoli in italiano e/o inglese, il martedì e il giovedì alle 18.00) a ingresso gratuito e fino a esaurimento posti per riflettere su difficoltà esistenziali, disgregazione della famiglia, senso di inadeguatezza, cambiamenti subìti sulla nostra pelle e non scelti consapevolmente di cui ci parla tanto cinema degli ultimi decenni, anche dal Giappone. Fragilità e resilienza sono infatti forse le parole più indicate per descrivere la società contemporanea, dopo che l’ebbrezza e l’entusiasmo delle rivoluzioni tecnologiche e digitali dell’ultimo quarto di secolo sembravano aver dato all’umanità nuova e illimitata fiducia nelle proprie risorse di gestione del mondo e del tempo. Ma il quadro che ci troviamo di fronte è quello di individui fragili, fluttuanti in un universo che offre meno certezze di un tempo e lascia più soli. Muoversi entro i confini della tradizione garantisce un’ancora di protezione e stabilità; l’essersene allontanati – per assaporare la libertà – ci pone soli ad affrontare problemi nuovi.
I film selezionati per la rassegna Fragilità e Resilienza. Sei storie a tutto schermo ci rendono partecipi di conflitti interiori, come quello vissuto dal piccolo protagonista di Ainu Mosir (2020), tentato di sottrarsi alle tradizioni secolari della cultura Ainu che, nel suo villaggio, gli anziani cercano di preservare con sempre maggiore determinazione; ci parlano di fallimenti, in Giappone talvolta risolti con la pratica del suicidio, come suggerisce il film 3ft Ball & Souls (2017); di situazioni spersonalizzanti a cui si cerca una via d’uscita, come in The Town of Headcounts (2020); di lutti da elaborare e memorie da conservare, tema di Photograph of Memories (2021); di vite da ricostruire come racconta Summer Blooms (2017); di malattie da superare e famiglie da rinsaldare, argomento del film Our family (2014). Storie che ci interrogano e solleticano la nostra curiosità, in un mix di stili e generi che spaziano dal semi-documentaristico alla fantascienza, dalla storia romantica ai drammi familiari fino a opere distopiche e provocatorie.
Tutte le informazioni sul programma sono disponibili su www.jfroma.it
Il sottosegretario alla Cultura ha aperto la rassegna insieme all'ambasciatore italiano in Gran Bretagna, Inigo Lambertini, al direttore dell'Istituto, Francesco Bongarrà e alla presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia. Sette film, presentati in anteprima nel Regno Unito sottotitolati in inglese, selezionati dalla Mostra di Venezia
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