Lollobrigida: l’ultimo saluto alla camera ardente

Tra i primi a renderle omaggio all'attrice il sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri, presente all'arrivo del feretro, la presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia, il sottosegretario alla cultura L


Il figlio di Gina Lollobrigida, Andrea Milko Skofic, il nipote Dimitri e l’ex marito Francisco Javier Rigau sono in prima fila nello spazio riservato alla famiglia alla camera ardente per la grande attrice, scomparsa il 16 gennaio, da poco aperta nella sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma. Sul feretro un grande cuscino di rose e dietro un grande schermo con le immagini dell’interprete di Pane amore e fantasia.

“Negli ultimi giorni sono stato io vicino a mia madre – ha detto il figlio – E’ morta serena, ma i suoi ultimi mesi sono stati molto difficili dopo la frattura del femore a settembre. Forse i farmaci che prendeva le avevano causato dei disturbi alla  alla gola e e non riusciva più a deglutire né a parlare, ma siamo comunque riusciti a riavvicinarci dopo tanto tempo. Per la prima volta soltanto attraverso gli sguardi abbiamo ritrovato la nostra complicità. Come dimostra anche l’affetto che la gente ha per lei, è stata una donna indipendente, che si è fatta da sola, aveva un fortissimo carattere ed è andata per la sua strada in un’epoca in cui le donne non avevano tutta questa autonomia. Questa forse è la cosa che lascia in più, il suo esempio”.

 Tra i primi a renderle omaggio, insieme a tante persone comuni, il sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri, presente all’arrivo del feretro, la presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia, il sottosegretario alla cultura Lucia Borgonzoni e Tiziana Rocca, organizzatrice di vari eventi per l’attrice.

Nella sala anche grandi foto di Gina Lollobrigida e le tante corone arrivate come quelle del Ministero della Cultura, dell’Anica, di Roma Capitale e del Comune di Subiaco.  

Commenta Roberto Gualtieri: “Era un’attrice straordinaria e anche una donna libera, autonoma, ha rappresentato un volto dell’Italia che stava rinascendo. Mi ha colpito molto l’ondata di affetto con cui è stata ricordata dagli italiani, dai romani ma anche dagli appassionati di cinema in tutto il mondo – ha aggiunto – che riconoscono le sue straordinarie qualità artistiche e il suo volto, con i quali ha segnato la storia del cinema italiano e mondiale. Roma ricorderà questa grandissima artista, anche con la Casa del cinema e la Festa del cinema. Ho appena parlato per questo con il presidente di fondazione cinema per Roma Farinelli”.

“Una grande donna e una grande attrice, simbolo dell’italianità nel mondo – ha detto il sottosegretario alla cultura Lucia Borgonzoni all’uscita della Camera ardente – che ha ricevuto tanti riconoscimenti all’estero ma forse non abbastanza in Italia. Noi cercheremo di mettere in campo tutto quello che può essere un ricordo eterno di una donna che lo merita, anche attraverso la creazione di un premio per giovani attrici e intitolato a lei”.

“Gina è stata realmente la bersagliera di se stessa, non ha mai avuto agenti potenti, i suoi contratti li guardava e scriveva lei, ha detto tanti n,o ma è diventata un mito anche per questo”-  dice il conduttore Pino Strabioli – ho avuto il piacere di frequentarla negli ultimi anni, avevamo anche pensato di fare un insieme un libro, ma rimandavamo sempre. Forse scrivere, affrontare la propria esistenza voleva dire mettere un punto. Mi diceva spesso ‘avremo tempo’”. Poi “all’ultimo compleanno, a luglio scorso, ci siamo molto divertiti a metterci in una macchina per fare due chiacchiere e qualche foto”. 

“Ho conosciuto Gina nell’ultimo periodo della sua vita, l’occasione è stata l’invito per un festival che organizzo a Torino – dice Vladimir Luxuria –  Era una donna straordinaria, dalla mentalità aperta, giovane, un’amica non solo della cultura ma anche della nostra comunità. Ricordo le cene insieme, i suoi compleanni, le tantissime conversazioni che abbiamo fatto nella sua villa – aggiunge – Era una donna solare ed allegra, mi dispiace delle troppe polemiche che l’hanno investita e hanno messo delle ombre sull’ultimo periodo della sua vita, quello che avrebbe dovuto vivere più serenamente. Trovo che questo sia stato ingrato, per una donna che ha dato il suo talento al cinema italiano internazionale ma anche in tante altre arti figurative”. Una cosa “la voglio ribadire, Gina era lucida, solo quando adesso ultimamente era caduta e si era rotta il femore purtroppo non era più la stessa, ma fino a pochissimo tempo fa stava benissimo sia fisicamente che di testa”, conclude.

 

redazione
18 Gennaio 2023

farewell

farewell

È morto il regista Laurent Cantet, Palma d’Oro per ‘La classe’

Il cineasta francese stava lavorando a un film intitolato The Apprentice. Aveva 63 anni

farewell

Addio a Vera Pescarolo, moglie e collaboratrice di Giuliano Montaldo

La produttrice, sceneggiatrice, attrice, casting director e aiuto regista si è spenta a 93 anni, appena sette mesi dopo la morte dell'amato marito

farewell

È morto Adriano Aprà, critico cinematografico, attore e regista

Ex direttore dei festival di Salsomaggiore e Pesaro, nonché della Cineteca Nazionale, Aprà aveva 83 anni

farewell

È morto Richard Horowitz, compositore de ‘Il tè nel deserto’

Per la colonna sonora del film di Bertolucci, realizzata insieme a Ryuichi Sakamoto, il musicista vinse un Golden Globe


Ultimi aggiornamenti