FAPAV: “fondamentale il lavoro di squadra per la lotta alla pirateria”

"Il contrasto alla pirateria audiovisiva passa dunque obbligatoriamente da una unicità di intenti e da un’azione sinergica e totalmente collaborativa tra le industrie", dice il presidente


“La crescita del mercato dei contenuti audiovisivi negli ultimi anni, con il contestuale sviluppo di nuovi modelli di business, ha acceso il dibattito sulla tutela del Diritto d’Autore portandolo nuovamente al centro dell’agenda politica – dichiara in una nota Federico Bagnoli Rossi, Presidente della Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali – L’offerta legale attraverso la distribuzione digitale è un’opportunità per tutti, sia per i titolari dei diritti sia per chi questi contenuti li veicola tramite le proprie infrastrutture.

Il contrasto alla pirateria audiovisiva passa dunque obbligatoriamente da una unicità di intenti e da un’azione sinergica e totalmente collaborativa tra le industrie, le Istituzioni e gli Internet Service Provider. In questi anni le nuove tecnologie hanno cambiato l’offerta e il consumo dei contenuti culturali e di intrattenimento ma in parallelo si sono evoluti anche nuovi sistemi di pirateria. Pensiamo alle IPTV illegali, oggi sempre più trainate da mentalità criminali che hanno un unico obiettivo: fare business in modo illecito. Diventa pertanto prioritario, e non più rinviabile, che il nostro Paese metta in campo azioni capaci di contrastare il fenomeno in modo efficace e tempestivo. In particolare, mi riferisco alle varie iniziative istituzionali in corso, di cui siamo grati, dalle proposte di legge in discussione alla Camera dei deputati, e speriamo in tempestiva approvazione, al ruolo centrale di AGCOM e ad una collaborazione sempre più stretta con le Telco e gli ISP, oggi sempre più decisiva per un’opportuna azione di contrasto alle illegalità sul web. Serve infatti fare squadra per arginare in modo fattivo la pirateria che colpisce in modo netto diverse industrie del nostro settore. Parliamo di una perdita diretta di fatturato intorno a 1 miliardo di euro l’anno che, sommata alla perdita indiretta, raggiunge oltre 1,7 miliardi di euro, con oltre 10 mila posti di lavoro a rischio. Dunque, siamo lieti della apertura da parte del mondo delle Telco, rappresentata recentemente anche in sede di audizione parlamentare. Ci sono quindi tutte le condizioni, politiche e di mercato, per consentire al nostro Paese un ulteriore salto di qualità negli strumenti di tutela di tutti i comparti industriali del cinema, della televisione e dello sport”.

Ang
22 Febbraio 2023

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