Piccolo America, la Fondazione offre 2,5 milioni per comprare il cinema
Dopo che nel marzo 2023 il Consiglio di Stavo aveva dato torto alla Progetto Uno Srl, che voleva demolire il Cinema America a Trastevere per realizzare parcheggi e appartamenti, la Fondazione Piccolo America ha offerto 2,5 milioni di euro alla Società per acquistare la sala e diventarne proprietaria.
"Sulla base dei risultati ottenuti all'interno del Cinema Troisi, abbiamo trovato il sostegno di alcuni imprenditori dell’audiovisivo per la creazione del primo “Multisala diffuso” tra i vicoli del Rione Trastevere", dichiara il Presidente della Fondazione Valerio Carocci, che ha annunciato l'offerta sulle pagine de La Repubblica. "Il progetto, di cui farà parte anche il Troisi e che mira a riprodurne il modello, prevede la riattivazione di due ulteriori sale cinematografiche, partendo dall’America e affiancandogli un monosala da circa 70 posti".
Progetto Uno aveva acquisito la proprietà dell'immobile nel 2002 per 2,2 milioni di euro. Qualora dovesse accettare la proposta della Fondazione, verrebbe costituita una nuova società, composta al 51% dalla Fondazione Piccolo America e al 49% dai soci finanziatori. "Il nostro sogno è creare un distretto cinematografico", annuncia Carocci, sottolineando l'intenzione di voler aprire delle biglietterie nelle ex edicole di Ponte Sisto e Garibaldi. "Ogni sala vivrà delle sue peculiarità architettoniche e storiche, ciascuna con la propria identità".
La Fondazione ha sottolineato che se Progetto Uno Srl dovesse declinare l'offerta, la società verrà ugualmente costituita e l'investimento destinato al restauro di un’altra sala, affiancata sempre da una seconda più piccola. Si è inoltre resa disponibile nei confronti della attuale proprietà di trovare soluzioni differenti, come l'affitto. "Confidiamo nell'inizio di un rapporto che non ci veda più in opposizione" prosegue Carocci, "affinché – anche mediante la gestione di terzi – il Cinema America non rimanga abbandonato, bensì venga restituito alla sua originaria funzione culturale e pubblica, rispettando naturalmente il vincolo storico-architettonico".