Nicole Bianchi
Nata sull'altro "ramo del Lago di Como", non quello di manzoniana memoria, per gli studi universitari prima e per il mestiere poi ha presto lasciato la provincia per approdare a Milano, Bologna e infine Roma, dove - tra un andirivieni e l'altro - vive e lavora stabilmente dall'autunno 2012.
Il cinema è luce, passione e mestiere, ormai sin dalla fine del Liceo Classico, nella cui tesina di diploma ha presentato un lavoro extra curricolare sul Neorealismo italiano, facendo storcere il naso ai professori "benpensanti": all'Università IULM di Milano comincia, compie e perfeziona l'intero percorso di studi accademici, dapprima con la Laurea Triennale in Scienze e Tecnologie della Comunicazione, poi conseguendo la Laurea Specialistica in Cinema, Tv e Produzione Multimediale e, infine, con il Dottorato; un piano di studi e di tesi sempre improntato al cinema, con particolare interesse per la Storia dell'Arte, il biopic e la scrittura creativa, spesso nel nome della Storia del Cinema Italiano, di cui dal 2009 è anche "esperto della materia" presso la cattedra medesima, di cui titolare è il professor Gianni Canova.
Parallelamente all'attività giornalistica ha portato avanti quella di autrice tv, in particolare presso Rai: s'è sempre occupata di cinema, Storia della televisione, con uno spaccato importante nella tv per ragazzi. Tra i progetti affrontati anche una serie di mini documentari biografici con interviste a grandi maestri, da Franco Zeffirelli a Giorgio Albertazzi.
Dal 2012 - prima da collaboratrice e poi da redattrice interna - scrive per "CinecittàNews" e per la rivista "ottoemezzo", di cui ha curato anche il coordinamento editoriale per dieci anni.
Ha partecipato alla cura di mostre, tra cui DIVE - Donne del Cinema Italiano (2010), in occasione del 75° Anniversario del Centro Sperimentale di Cinematografia; oltre a saggi specialistici, ha scritto Non dire viola (2018), volume dedicato alla scaramanzia nel cinema, contenente una ventina di interviste originali a personaggi quali Giuseppe Tornatore o Liliana Cavani, oltre alla prefazione di Luciano De Crescenzo; più di recente, lo scorso anno, ha curato De Sica, io e Il Giardino dei Finzi Contini di Lino Capolicchio, diario inedito dell'autore con l'ultima intervista allo stesso, e uscito in occasione del 50° anniversario dal Premio Oscar al film di Vittorio De Sica.
Nel 2023 ha ricevuto il Premio Domenico Meccoli - Scrivere per il Cinema "per la cura e l’attenzione che dedica all’opera di divulgazione cinematografica".
Una breve selezioni di articoli: