Rebordinos: “La Mostra ci fa concorrenza sugli italiani”

Il direttore del 66° San Sebastián/Donostia International Film Festival ci parla della manifestazione e spiega l'endemica carenza di titoli italiani


Dal 21 al 29 settembre si svolgerà la 66esima edizione del Festival di San Sebastian/Donostia. Cinecittà News ha intervistato il direttore José Luis Rebordinos. Membro dell’EFA (European Film Academy), nel 2015 ha ricevuto la Medaglia d’oro per le Belle Arti dal governo spagnolo. Laureato in Pedagogia, è stato direttore di Donostia Kultura Film Unit per 22 anni, ha diretto l’Horror and Fantasy Film Festival e lo Human Rights Film Festival, entrambi a San Sebastian. Autore di numerosi saggi sul cinema basco e i suoi autori (Elías Querejeta, Montxo Armendáriz, Antxon Eceiza, Julio Medem e Javier Aguirresarobe), come pure sul cinema asiatico (Shinya Tsukamoto), dirige il Festival di San Sebastian dal 2011, dopo essere stato a lungo membro del comitato di selezione.

Lei sta rimodellando sempre di più San Sebastian: da storico e ben consolidato evento a cadenza annuale a nuovissima struttura in attività permanente. La scuola di cinema, il centro di produzione come trampolino di lancio per progetti sia baschi che internazionali… Come sta evolvendo questa struttura e qual è il suo futuro?

È vero che ogni anno apportiamo delle modifiche al festival e che il festival presenta oggi molti aspetti nuovi rispetto a quelli che già esistevano quando ci fu affidata la gestione sette anni fa. Tutto cambia molto rapidamente nel mondo dell’audiovisivo e dobbiamo sapere come riposizionarci e adattare le nostre linee editoriali. Lavoriamo in molte direzioni, complementari l’una all’altra: da un lato, manteniamo le nostre relazioni con l’America Latina; dall’altro ci impegniamo nei confronti di film europei in lingue non-egemoniche e abbiamo creato un work in progress, chiamato “Glocal in Progress”, proprio per ospitarli. Quest’anno, per la prima volta, abbiamo un workshop chiamato “Zinemaldia & Technology” dedicato alle nuove tecnologie e organizzato con il supporto di Petronor, Tecnalia e Tabakalera. Ci impegniamo sempre di più anche nella formazione dei nuovi talenti, non solo nell’ambito del Nest Film Students Meeting o della sezione New Directors, ma anche favorendo una presenza importante di opere prime e seconde all’interno del concorso ufficiale e contribuendo alla nuova scuola di cinema, la Elías Querejeta Zine Eskola. Siamo convinti che festival come il nostro debbano estendere il loro periodo di attività in modo che il loro impatto continui durante tutto l’anno. Questo è il motivo per cui, in collaborazione con il Tabakalera-International Centre for Contemporary Culture e la Filmoteca Vasca, abbiamo creato la scuola di cinema e prendiamo parte alla sua gestione. Abbiamo anche creato le residenze Ikusmira Berriak (Nuovi Approcci) per progetti cinematografici.

Cosa pensa accadrà al mondo del cinema dopo l’avvento di Netflix, Amazon, Sky, Apple…?

Sinceramente non credo che ci saranno enormi turbamenti. Il mondo dell’audiovisivo continuerà ad evolvere e si adatterà ai nuovi meccanismi elettronici, e ai nuovi metodi di produzione e diffusione delle opere. Le grandi piattaforme si trasformeranno nel tempo così come i festival e l’industria. Sono convinto che questa evoluzione sarà per il meglio. Sono un ottimista.

Perché i film italiani sono spesso assenti dal suo festival?

A volte ci sono film italiani nelle sezioni parallele, ma è molto difficile data la vicinanza con Venezia. È comprensibile che un film italiano a cui venga data la possibilità di partecipare ad un festival importante come la Mostra possa non voler considerare altri tipi di possibilità.

I film italiani vengono ancora distribuiti e apprezzati in Spagna?

È vero che il cinema italiano si vede sempre più di rado sui nostri schermi rispetto a quanto accadeva nei decenni scorsi. Ma film di registi italiani importanti e affermati tendono comunque ad essere accolti molto bene dalla critica.

Quali saranno gli eventi più interessanti e innovativi del prossimo festival di San Sebastian?

Oltre alle proiezioni, penso che l’evento più importante del festival sia legato all’industria: è lo Europe-Latin America Co-Production Forum, che acquista forza di anno in anno e i cui progetti crescono continuamente in importanza e qualità. Ma ci sono anche altri eventi molto importanti, come ho spiegato prima.

Lorenzo Codelli
19 Settembre 2018

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