Nadia Trevisan, Producer on the Move: “E’ naturale pensare europeo”

La friulana Nefertiti Film ha in preparazione l'opera prima "Piccolo corpo" e il nuovo lavoro di Alberto Fasulo


CANNES – La sua missione è un cinema indipendente dalla forte impronta autoriale. Il suo orizzonte è una terra di confine da cui lanciare progetti con vocazione internazionale. La Nefertiti Film, selezionata quest’anno dalla European Film Promotion tra i Producers on the Move del festival di Cannes, è  nata 10 anni fa in Friuli Venezia Giulia dall’incontro tra Nadia Trevisan e Alberto Fasulo. Dieci anni nel corso dei quali ha realizzato Rumore biancoTir, Genitori e Menocchio dello stesso Fasulo, Non ne parliamo di questa guerra di Fredo Valla e History of Love di Sonja Prosenc, passato in concorso al 53° Festival di Karlovy Vary. 

Trevisan, che bilancio fa dell’esperienza di Producers on the Move?
È stata estremamente utile, ho allargato l’orizzonte dei miei contatti e stretto relazioni con diverse realtà internazionali. La facilità di approccio è stata decisiva: grazie agli incontri one to one alcune aziende che sembravano irraggiungibili sono diventate alla nostra portata. Essere Producer on the Move mi ha molto arricchito dal punto di vista umano e professionale.

Nefertiti Film ha due nuovi progetti in lavorazione, di che si tratta?
Stiamo finendo la preparazione di Piccolo corpo, opera prima di Laura Samani, una co-produzione tra Italia, Francia e Slovenia. Sarà interamente girato in Friuli, partendo dalla laguna e arrivando in montagna, e sarà interpretato principalmente da attori non professionisti. Racconta di Agata alla ricerca di un miracolo ed è ambientato nel 1901: un period drama in costume con un registro di realismo magico. Inizieremo le riprese in ottobre. È in preparazione anche il nuovo lavoro di Alberto Fasulo, il film che chiude la sua trilogia sull’uomo composta da Tir e Menocchio.

La vostra società si muove in un ambiente europeo e spesso compone il budget con co-produzioni e finanziamenti istituzionali. Quali sono i vantaggi e le difficoltà di questo approccio?
Non essendo basati a Roma ma in Friuli Venezia-Giulia, una terra di confine, abbiamo il vantaggio di lavorare sempre in un’ottica internazionale. Per noi è naturale pensare europeo. È stato il momento giusto, per Nefertiti, per affacciarsi a Cannes: abbiamo dato al nostro lavoro uno slancio ancora più internazionale. Per questo ci tengo a ringraziare ancora Filmitalia e Istituto Luce Cinecittà che ci hanno scelti come Producers on the move. Le difficoltà sono quelle insite nel nostro lavoro: ogni progetto è nuovo e bisogna trovare modi diversi per realizzarlo, non si possono fare i film con lo stampino.

Come definirebbe la linea editoriale di Nefertiti Film?
Arthouse per il pubblico. Mi spiego meglio: facciamo un cinema non commerciale ma sociale, focalizzato sulle tematiche del presente e sull’essere umano, prediligendo una regia fortemente autoriale, nel rispetto del pubblico, che consideriamo intelligente e in grado di trarre sempre le sue conclusioni. Io amo lavorare creativamente con i registi, pur senza imporre il punto di vista del produttore.

Quanto è difficile portare avanti questo tipo di lavoro in Italia?
Basti pensare che dall’idea del film all’arrivo in un festival passano mediamente 5 anni. Non è facile, anzi, ma ogni giorno andiamo a lavorare con il pensiero che stiamo facendo qualcosa di valore, e questa è la ricompensa più grande.

Michela Greco
23 Maggio 2019

Cannes 2019

Cannes 2019

Cannes: il sindaco parla del museo in arrivo

In un’intervista a ‘Nice-Matin’ il sindaco David Lisnard ha parlato del museo del cinema di cui si sta parlando in questi giorni, e che dopo il consiglio municipale, avrà il via libera per il lancio ufficiale. Con un altissimo livello di esigenze. “Sarà eccezionale oppure non si farà”, dice il sindaco. Il nome ufficiale è “Museo Internazionale del Cinema e del Festival di Cannes”

Cannes 2019

La risposta di Cannes alla protesta di Sncci e Sngci

Aïda Belloulid, responsabile dell'ufficio stampa del Festival di Cannes, risponde ai presidenti di Sngci e Sncci in merito alla questione delle proiezioni stampa riservate a pochi prescelti: "Ci siamo limitati ad agevolare il lavoro dei media audivisivi per la messa in onda dei servizi estendendo a pochi altri quotidiani cartacei di caratura internazionale"

Cannes 2019

​Cannes, critici e giornalisti stop a proiezioni ‘segrete’

Laura Delli Colli, presidente del SNGCI, e Franco Montini, presidente del SNCCI, hanno indirizzato una lettera a Aïda Belloulid, capo ufficio stampa del Festival, nella quale chiedono una soluzione per le prossime edizioni che consenta a tutti i membri della stampa di partecipare alle stesse proiezioni, com’è finora sempre accaduto

Cannes 2019

In the Trap è una scoperta del Marché

Il listino di True Colors ha conquistato i buyers al Festival di Cannes. L'horror girato in inglese In the Trap è stata una delle hit del mercato.Prevenduti anche i nuovi film di Ferzan Ozpetek e Mario Martone


Ultimi aggiornamenti