FantaOscar di CinecittàNews: il proiezionista, il regista e la montatrice, parlano i vincitori

Sono giusti i premi assegnati a Everything Everywhere All at Once? Quale titolo è stato sottovalutato? Lo abbiamo chiesto ai vincitori del nostro fantasy game, che ci hanno spiegato anche con quali cr


La prima edizione del FantaOscar di CinecittàNews raggiunge il suo momento finale con l’annunciata intervista ai vincitori del nostro fantasy game. Ci piace l’idea di dare voce ai nostri lettori, soprattutto a coloro che si sono spesi per giocare insieme con i titoli che più ci hanno appassionato nella scorsa stagione cinematografica. Non è un caso che Emiliano, Nicholas ed Elisa siano professionalmente attivi nel mondo del cinema (proiezionista il primo, cineasti i secondi): il FantaOscar è un gioco pensato per coniugare la passione per la settima arte alle competenze e alle conoscenze legate a una corretta informazione.

Siamo felici di dare spazio al loro punto di vista sul mondo del cinema con le seguenti interviste:

Emiliano Pirotta – Squadra Finello

Parlaci un po’ di te e della tua passione per il cinema

Vivo da quasi 25 anni a Vaprio d’Adda, un paesino tra Milano e Bergamo, e passo le mie giornate come un qualunque ragazzo della mia età tra fidanzata, amici, lavoro, partite di calcio e la mia passione per i film, di qualunque genere. Passione che senza ombra di dubbio ho scoperto e coltivato negli ultimi anni grazie alla figura lavorativa che ricopro: il proiezionista di un cinema multisala. Nel 2019 ho iniziato a lavorare come semplice maschera nello stesso periodo in cui uscì da noi un certo Parasite: sono rimasto tanto affascinato da quel film che da quel momento ho iniziato ad interessarmi a questo mondo e a restare sempre sul pezzo con le nuove uscite. Col tempo poi sono diventato proiezionista di quel cinema e ciò mi ha permesso di essere ancora più a contatto coi film e di ampliare la mia cultura cinematografica.

Qual è stato il tuo film preferito tra i titoli in corsa? E perché?

Trovarne uno preferito non è per niente facile, posso dire che sono stati tanti i film per cui ho fatto il tifo, ma tra tutti sceglierei forse The Whale. Il film di Aronofsky è forse quello che catturò maggiormente la mia attenzione al momento della diffusione del primo trailer, rimasi subito sbalordito nel vedere la trasformazione così “disgustosamente” reale di Brendan Fraser ed incuriosito anche dalla presenza della giovane Sadie Sink che ho tanto apprezzato nella serie TV Stranger Things. Il film poi in sé è veramente potente, fa riflettere moltissimo sulla solitudine e sul dolore e lo fa nella maniera più dura possibile, grazie soprattutto ad una maestosa e imponente interpretazione di un ritrovato Brendan Fraser, forse una delle migliori che io abbia mai visto negli ultimi anni. Per non parlare poi del finale, quella scena mi ha toccato tantissimo e ricordo di essere uscito dalla sala con la lacrimuccia che scendeva.

Sei soddisfatto dei premi assegnati?

Devo dire la verità, quest’anno mi sono trovato molto d’accordo coi premi assegnati dall’Academy. Ad esempio ho amato tantissimo Everything Everywhere All at One, l’ho trovato un film veramente innovativo e accattivante, ed infatti sono contento che abbia vinto tutti quei premi, anche quello di Michelle Yeoh come Attrice protagonista a discapito di una bravissima Cate Blanchet in Tár. Forse l’unico premio su cui avrei da ridire è quello per la regia, che avrei assegnato magari a Spielberg per The Fabelmans. Come detto anche un po’ prima, contentissimo per il trionfo di Fraser, anche se Austin Butler nei panni di Elvis ha tirato fuori una grande performance e non mi sarei stupito se il premio fosse andato a lui. Proprio ad Elvis avrei assegnato il premio dei costumi, che invece è andato a Black Panther, mentre per la colonna sonora avrei optato più per Babylon, seppur non mi abbia fatto molto impazzire come film. Non mi sarei stupito neanche per un trionfo di Marcel The Shell with Shoes On come Miglior di animazione.

Con quali criteri hai scelto la squadra?

Ammetto che comporre una squadra “valida” con 5 film e solo 15 fantabiglietti totali non è stato per niente facile. Ero sicuro che EEAAO si trattasse del film rivelazione dell’anno sotto tutti i punti di vista e con le sue 11 candidature non potevo non metterlo in formazione. Ho scelto poi The Whale per i motivi sopra elencati, perché comunque ponevo molte speranze in Fraser e nel premio per Trucco e acconciatura, e così è stato. Coi restanti 3 fantabiglietti ho dovuto scegliere per forza tra film in corsa per categorie “minori” e An Irish Goodbye e Il Bambino, La Talpa, la Volpe e il Cavallo li ho scelti solo per il fatto che avevo sentito parlare molto bene di loro, infatti non li ho ancora visti (recupererò presto sicuramente, anche perché è grazie a loro se ho vinto il Fanta Oscar). Infine, con l’ultimo credito rimasto, ho scelto EO solo per arrivare a 5: tra tutti i film quotati a 1 era quello che mi era piaciuto più di tutti, anche se sapevo già che nella sua categoria (miglior film internazionale) avrebbe trionfato Niente di nuovo sul fronte occidentale. Insomma, con EO ho sperato magari in qualche bonus per il look!

Cosa hai apprezzato maggiormente del nostro FantaOscar?

Mi sono divertito tanto a scervellarmi per creare la migliore formazione con così pochi crediti, non è stato facile, ma è stato giusto così: se il gioco è più difficile si fa più bello ed interessante! Mi aspetto invece che già dalla prossima edizione questo gioco possa farsi strada e farsi conoscere di più, specialmente sui social. Magari può essere un modo per avvicinare più persone al mondo del cinema oppure un buon motivo in più per rendere più competitiva anche una semplice serata di cerimonia e festa come la notte degli Oscar! Concludo ringraziandovi veramente per il gioco che avete creato e per il tempo che avete dedicato a me!

Nicholas Martini & Elisa Sorge – Squadra Laundry e Taxes with you

Raccontateci qualcosa della vostra passione per il cinema.

Il cinema fa parte della nostra vita quotidiana. Siamo uno sceneggiatore/regista e una montatrice. Condividiamo non solo un rapporto sentimentale, ma anche artistico. Un percorso che sarà ancora molto lungo, sempre fianco a fianco.

Perché avete scelto come titolo una citazione di EEAAO? Cosa vi è piaciuto del film dei Daniels?

Il nome della nostra squadra voleva essere un omaggio a una particolare sequenza di EEAAO, una sequenza che rappresenta il momento più caldo e umano di tutto il film, il quale vive di momenti più o meno riusciti. Il rapporto tra i personaggi di Michelle Yeoh e Ke Huy Quan è il vero motore di tutta la storia, un rapporto che riesce a sopravvivere a qualsiasi multiverso.

Quale film avrebbe meritato più considerazione dall’Academy?

Per quanto riguarda i premi, siamo soddisfatti, ma non del tutto. Ad esempio pensiamo che il premio alla miglior attrice protagonista, nonostante la prova di Michelle Yeoh, sarebbe dovuto andare a Cate Blanchett, letteralmente monumentale in Tár.

Con quali criteri avete scelto i film per la vostra squadra del FantaOscar?

La scelta del nostro team per il FantaOscar è un mix di cuore e cervello, ci siamo basati sulle sensazioni personali e su vari pronostici di esperti che apprezziamo. Una delle scelte più istintive è stata il cortometraggio An Irish Goodbye, che era dato in ballottaggio serrato con Le Pupille di Alice Rohrwacher.

Cosa vorreste vedere nei prossimi fantasy game di CinecittàNews?

Per le prossime edizioni del Fantaoscar sarebbe bello poter disporre di un’app per il conteggio dei punti e per la personalizzazione della propria squadra, come avviene ormai da anni per un altro fantasy game come il Fantacalcio.

Carlo D'Acquisto
21 Marzo 2023

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