Al via Pesaro con la nouvelle vague cilena

' Play' di Alicia Scherson ìapre la retrospettiva sul Nuovissimo cinema cileno della 49ma Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro


A Santiago è estate e la vita perfetta di Tristán sta cadendo a pezzi. La sua ragazza lo lascia, il lavoro gli viene sospeso e gli rubano la valigia. Dall’altra parte della città, la vita tranquilla di Cristina sta per avere un cambiamento. La ragazza trova la valigia di Tristán in un bidone della spazzatura ed inizia ad entrare nel mondo dello sconosciuto attraverso gli oggetti che trova all’interno… Questa la trama di Play di Alicia Scherson che apre la retrospettiva sul Nuovissimo cinema cileno della 49ma Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro che comincia oggi.
La retrospettiva è una panoramica il più possibile esaustiva del Nuovissimo cinema con la presentazione delle opere  degli altri due co-fondatori del movimento Matías Bize e Fernando Lavanderos e dei lavori di altri promettenti registi giovani come Alejandro Fernandez Almendras, Andrés Wood, Cristián Jiménez, Sebastian Silvia (conosciuto in Italia per La nana. Affetti & dispetti), Alicia Scherson, Fernando Guzzoni, Jose Luis Torres Leiva e, infine, un omaggio a uno dei più grandi documentaristi cileni, Patricio Guzmán.

Ieri sera, nella cornice di Piazza del Popolo, la proiezione di No-I giorni dell’arcobaleno di Pablo Larraìn ha fatto da Avanfestival per un’edizione che vedrà il paese sudamericano tra i suoi protagonisti assoluti, anche con la personale dedicata al regista, sceneggiatore e montatore Sebastian Lelio e la presenza di un film cileno in Concorso, La chupilca del diablo di Ignacio Rodriguez

Oggi, alle 15.00, al Teatro Sperimentale è prevista la proiezione dei primi lavori del 27. Evento Speciale, Fuori Norma. La via sperimentale del cinema italiano con Musical Fantasy Light di Danilo Torre, Miserere di Antonello Matarazzo, Lido di Marco Santi, Games IV di Silvia Di Domenico e Giulio Latini e Panorama_Roma degli Zimmerfrei e Articolazioni del collettivo Acqua-Micans Group.
Seguirà alle 16.30 il primo film del Concorso Pesaro Nuovo Cinema, Halley di Sebastian Hoffman, parabola esistenziale di uno zombie pronto a ritirarsi dal mondo dei vivi. Alle 18.30 primo appuntamento anche con la sezione dedicata all’animazione russa in “rosa”, Femminile plurale, con l’omaggio a una delle maggiori esponenti contemporanee, Maria Murat, presente alle proiezioni delle sue opere La tormenta, Lui e lei, La fanciulla di neve e L’albero di Natale.
Alle 23 al Teatro Sperimentale nuova incursione nel cinema sperimentale italiano rappresentato da Helmut Doppel dei canecapovolto e dal documentario di Pietro Marcello, Il silenzio di Pelešjan.

Il film di apertura della Mostra, presentato Fuori Concorso alle 21.45 in Piazza del Popolo per inaugurare anche il Cinema in Piazza, è A long and happy life di Boris Khlebnikov, potente ritratto della Russia rurale. A chiudere la prima giornata di festival sarà lo spazio notturno dedicato al cinema sperimentale di round midnight, previsto a Palazzo Gradari dalle 00.15. con i tre nuovi progetti video del LEMS (Laboratorio Elettronico per la Musica Sperimentale) e, a seguire, un estratto di 30 minuti dal documentario Pesaro. La città si racconta di Giovanna Marcheggiani.

ssr
24 Giugno 2013

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Concorso Pesaro: vince la rumena Alexandra Gulea

Premiato Matei Child Miner, che ottiene anche il Premio “Pesaro Cinema Giovane”. Una Menzione speciale va a La chupilca del diablo del cileno Ignacio Rodriguez. IL FOCUS

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Morandini sceneggiatore: il mio esordio a 89 anni

“La scheda per il dizionario dei film della Zanichelli sarà scritta da mia figlia ed io la visionerò. Quanto alle stellette sono incerto tra 3 e 4”. Così l’anziano critico cinematografico sul film al quale ha collaborato, Non lo so ancora, esordio di Fabiana Sargentini, in Concorso al PesaroFilmFest. In scena l’incontro casuale tra un anziano vedovo, Giulio Brogi, e una quarantenne, Donatella Finocchiaro, entrambi in attesa di un responso medico importante. “Il film, parzialmente autobiografico, non ha ancora una distribuzione da noi, forse perché è poco italiano, magari uscirà in Francia - dice Morandini - Non è una commedia, né un dramma, è un mix. E neppure è un film d’amore”

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Fino al 10 luglio alla Galleria Franca Mancini le immagini di CliCiak ripercorrono gli ultimi 12 anni tra ricerca e regionalismo

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La maledizione dell’artista cileno, rimosso in patria

Come è accaduto per la musicista e cantautrice Violeta Parra, e per la scrittrice Gabriela Mistral, Premio Nobel, i registi cileni dell’ultimo decennio, con le loro opere low budget, si sono fatti conoscere e apprezzare prima all’estero, ottenendo riconoscimenti importanti. Del resto il cinema non ha un posto nell’agenda dei candidati alle prossime elezioni presidenziali, compresa la socialista Michelle Bachelet. E’ quanto emerge dalla tavola rotonda promossa dal PesaroFilmFest


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