Adriana Chiesa

Adriana Chiesa, un’istituzione nel settore con la sua Adriana Chiesa Enterprise, è sicuramente tra le persone che meglio possono raccontare Mifed 71. “Sapevamo che ci saremmo trovati di fronte a un’edizione che potremmo definire in formato ridotto – esordisce – ma devo dire che pensavamo a un bilancio più disastroso. Per le vendite non è cambiato nulla, anche perché agli americani vendiamo poco e gli inglesi non comprano cinema italiano da venti anni. Quel che è mancato, perché gli americani hanno il prodotto da offrire, è stato l’affollamento e l’entusiasmo indispensabili in un mercato. Nonostante questo la nostra attività è stata normale, frutto di un lavoro accurato di preparazione che ci ha permesso di mettere in agenda un centinaio di appuntamenti. Abbiamo trovato un clima più disteso perché più rilassato e nonostante non sia stato un mercato normale, a noi non è andata malissimo”.

Adriana Chiesa faceva anche parte dell’Afma, che organizza l’American Film Market e che, con lo spostamento delle sue date, ha determinato lo scontro con Mifed. “Mi sono dimessa dall’Afma perché nel consiglio avevo votato contro lo spostamento di date. Mi era sembrato normale non solo per difendere un mercato italiano, ma anche perché mi era sembrato inopportuno porre un ulteriore problema di scelta per il cinema europeo e quello indipendente mondiale. E’ stato provocato un dissidio inutile. Molti sono dispiaciuti per questo. E’ stato comunque un peccato per l’Italia non avere saputo difendere Mifed, una struttura unica al mondo che permette di fare mercato e proiezioni nello stesso luogo. Una grande invenzione di Franci, negli anni ’60, che da precursore aveva realizzato una cosa che non esisteva”.

Molto critica Adriana Chiesa nei confronti dell’ipotesi staffetta tra Milano e Venezia per l’anno prossimo “Sono dispiaciuta e sgomenta per Mifed, perché sono contraria a questa idea che ritengo non realistica, per la durata limitata a Milano, che comunque implica costi, per lo spostamento a Venezia, perché i film non sono ancora pronti a fine agosto. Forse sarebbe meglio riprendere di nuovo in considerazione l’ipotesi di Mifed a fine ottobre”.