Desdemona e Cola Cola, gli uccellini che parlano di tolleranza

Giornalista, scrittore e curatore di spettacoli teatrali ora in forza al cinema come regista Cosimo Damiano Damato, pugliese, classe 1973, ha presentato a Roma il cartone in 3D La luna nel deserto una favola moderna che parla di un tema quanto mai scottante e attuale, quello dell’integrazione razziale affidandolo alle creature del mondo animale. Tratto dal romanzo di Raffaele Nigro “Desdemona e Cola Cola” la pellicola racconta la vicenda di una gazza originaria del deserto africano e di una colomba nata a Venezia, due uccelli che seppur lontani per specie, ambiente e stile di vita sono destinati ad incontrarsi. Spinta dalla fame la gazza lascia il luogo d’origine alla ricerca di maggior fortuna aiutata dalla Luna che gli mostra l’isola della ricchezza e del cibo al di là del deserto. Giunto a Venezia, l’uccello non trova solo quintali di cibo ma anche l’amore. In un sottoportico infatti sente cantare una colomba. E’ la bella Desdemona, una colomba che interpreta la protagonista femminile nell’Otello di Shakespeare. Inutile dire che il loro sarà un amore contrastato dalla società che non vede di buon occhio un’unione mista. 

Damato, che ha cosceneggiato il cartone insieme a Nigro, è al suo primo mediometraggio animato. Quando gli è stato chiesto perché ha girato un film in computer grafica anziché un live action ha risposto: “Ci sono grandi registi in Puglia come Sergio Rubini, Michele Placido, Alessandro Piva, lo sperimentale Nico Cirasola e Pippo Mezzapesa che hanno già inventato qualcosa di nuovo. Imparando da loro ho capito che bisogna trovare nuove strade e ho scelto quella dei film d’animazione, un marchio che mi renderà riconoscibile come regista grazie anche alla poesia e alla teatralità che ho messo nel film. Credo anche – ha continuato il regista – che la forma della favola animata sia la più efficace per raccontare una storia che vuole promuovere il dialogo con il sud del mondo. Dove non arriva la politica, possono arrivare la poesia e l’arte”.

Curioso il cast che mette insieme a doppiatori d’eccezione come Renzo Arbore, Michele e Violante Placido, Arnoldo Foà, Caterina Sylos-Labini, Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo, i giornalisti del TG1 Leonardo Metalli e Attilio Romita, il Dj di Radio Uno Savino Zaba, e il produttore teatrale Angelo Tumminelli che con Damato ha già lavorato nello spettacolo teatrale “Ritornare a Sud”, testo scritto da Marcello Veneziani, interpretato da Giancarlo Giannini e diretto proprio dal regista pugliese. Realizzato in circa due anni dalla CCBC, studio d’animazione di Bari, La luna nel deserto sta girando i festival in cerca di visibilità e di un distributore, ma il regista non esclude la possibilità di farlo uscire direttamente in home video per legarlo a qualche iniziativa benefica dedicata all’infanzia.

Il cartoon è solo il primo progetto cinematografico di Damato, il quale ha già all’attivo un documentario su Alda Merini dal titolo Una donna sul palcoscenico, che presto diventerà un reading teatrale, e un nuovo film d’animazione basato su un racconto breve inedito di Giancarlo De Cataldo: “Sarà un noir – ha detto il regista a CinecittàNews – su cui dovremmo iniziare a lavorare entro la fine dell’anno. Realizzeremo tutti i personaggi in plastilina e li riprenderemo usando la tecnica della stop motion. L’idea è d’ispirarsi ai lavori di Tim Burton, i miei personaggi però avranno un tocco teatrale nei movimenti e nei silenzi”. E il teatro, primo amore di Damato, continuerà ad essere tra gli impegni principali dell’artista pugliese anche in futuro quando farà da aiuto regia sul palcoscenico a Patrick Rossi Castaldi per la messa in scena di “Facciamo l’amore”, adattamento teatrale del film di George Cukor con Marilyn Monroe e Yves Montand che Angelo Tumminelli produrrà a breve.