PINOCCHIO: IL SET

Sei mesi di riprese, 40 milioni di dollari di budget, distribuzione internazionale già appaltata alla Miramax (in Italia il film è targato Cecchi Gori), 4.000 comparse, 150 mila metri di stoffa per i costumi, 150 elementi di troupe e 120 operai ogni mattina sul set, un ex stabilimento chimico – a Papigno, in provincia di Terni – messo a soqquadro per creare tre villaggi: il paese di Geppetto, quello di mare e il Paese dei Balocchi.
Il Pinocchio di Roberto Benigni è decisamente un kolossal. E un kolossal tutto italiano. Prodotto da Elda Ferri e Gianluigi Braschi per la Melampo. Fotografato da Dante Spinotti. Scritto con Vincenzo Cerami. Immaginato, nelle scene e nei costumi che recuperano l’immaginario dell’Italia umbertina, da Danilo Donati.
Commentato dalle musiche di Nicola Piovani e montato da Simona Paggi. Grande concentrazione di premi Oscar, tra l’altro. E grande attesa per Roberto, che abbiamo lasciato ai trionfi planetari del suo capolavoro, La vita è bella, e ritroviamo ancora in compagnia di Nicoletta, la sua Fata Turchina. E con Peppe Barra (il Grillo Parlante), Mino Bellei (Medoro), Alessandro Bergonzoni (il Direttore del Circo), i Fichi d’India Max Cavallari e Bruno Arena (il Gatto e la Volpe), Carlo Giuffrè (Geppetto), Franco Javarone (Mangiafuoco dopo il forfeit di Lando Buzzanca), Luis Molteni (l’Omino di burro), Kim Rossi Stuart (Lucignolo) e Aroldo Tieri (il Giudice).
In sala nell’autunno del 2002 o al massimo a Natale.