FREGENE PER FELLINI


Per il terzo anno consecutivo il Premio “Fregene per Fellini” è stato assegnato ad alcuni film della produzione 2001, in particolare a quelle opere che hanno avuto meno visibilità di altre sul mercato. La giuria presieduta dal presidente dell’Anica Gianni Massaro – composta da Renzo Rossellini, Philippe Leroy, Massimo Dapporto, Stelvio Cipriani – dopo aver selezionato 14 finalisti ha assegnato i seguenti riconoscimenti: miglior film Vajont di Renzo Martinelli, miglior attore Maurizio Nichetti per Honolulu Baby, miglior attrice Ornella Muti per Una lunga, lunga, lunga notte d’amore, migliore regia Francesco Apolloni per La verità vi prego sull’amore, migliore sceneggiatura Franco Giraldi per Voci. Si è inoltre aggiunta, rispetto all’edizione precedente, un’altra categoria, la migliore colonna sonora vinta da Nino D’Angelo per Aitanic.
La giuria ha inoltre dato 3 menzioni speciali per la regia a Stefano Gabrini per Jurij, Andrea Porporati per Il sole negli occhi e Stefano Vicario per Sottovento.
Un premio speciale alla carriera è andato a Luciano Emmer.
Tra le novità della manifestazione il premio “Fregene per Fellini-Nuct” che gli studenti della Nuova Università del cinema e della televisione hanno dato a Eros Puglielli per Tutta la conoscenza del mondo. E inoltre da quest’anno “Fregene per Fellini” ha realizzato il gemellaggio con il Premio Rossellini a Majori.
Massaro ha annunciato che l’Anica potrebbe dal prossimo anno essere tra i promotori dell’evento, nel frattempo ha assicurato il sostegno dell’Associazione per l’internazionalizzazione dei film premiati.
“Siamo un premio di rivisitazione, l’unico che rivaluta i film italiani a distanza di una anno – spiega Mario Sani presidente della manifestazione – soprattutto valorizza i film poco visti, con incassi non soddisfacenti, che hanno ricevuto scarsa attenzione dalla critica. Non è il caso di Vajont di Martinelli, che abbiamo comunque selezionato in quanto tra i primi film realizzati in digitale”.
Dunque un riconoscimento al made in Italy con la consapevolezza, secondo Sani, che la promozione sia una delle carenze del nostro cinema che dovrebbe invece investire, sulla scorta del modello americano, risorse quasi identiche a quelle impiegate nella realizzazione.
Il direttore artistico del Premio Adriani Pintardi ha ricordato come i registi vincitori possiedano tutti alcuni denomiatori comuni: creatività, grande professionalità e vitalità.
Infine Roberto Tasciotti, assessore alla Cultura del comune di Fiumicino, ha anticipato che ai nomi di Federico Fellini, Giulietta Masina, Ennio Flaiano e Alberto Moravia saranno dedicate alcune vie di Fregene, località che fu scenario di opere felliniane come Lo sceicco bianco, Le notti di Cabiria e Giulietta degli spiriti.

Stefano Stefanutto Rosa
26 Settembre 2002

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