Susan Sarandon: finalmente un Papa umile e accessibile alla gente

Al Campus l'attrice parla anche della strage di Charleston, del mestiere di attrice, del suo rapporto con l'Italia, della candidatura di Hillary Clinton e conferma il duro giudizio su Papa Ratzinger


TAORMINA. Susan Sarandon, Oscar nel 1996 per l’interpretazione di Dead Man Walking, nell’incontro con il pubblico al Taormina Film Fest risponde alle tante domande, toccando temi diversi: Papa Francesco, il suo predecessore, la strage di Charleston e il mestiere di attrice a Hollywood.
“Mi piace Papa Francesco perché porta la religione nella vita quotidiana delle persone, tra i ceti meno abbienti e combatte la corruzione. Un Papa umile, più accessibile alla gente, mentre il Papa precedente era un nazista che ha coperto e nascosto persone colpevoli di cose terribili. Si sa che questa non è solo una mia idea. L’ho detto già in passato e non ritiro quelle affermazioni”, riferendosi a un’intervista shock del  2011.

Sulla strage avvenuta nella South Carolina dice che questa tragedia nasce dall’unione di due grandi problemi presenti da tempo negli USA: il razzismo e la grande quantità di armi vendute senza alcun controllo. “La lobby delle armi è molto forte. Ero convinta che prima o poi la legislazione sarebbe cambiata dopo le stragi nelle scuole e nelle università, ma i politici non hanno affrontato la questione in modo sostanziale”.

L’attrice premio Oscar spende anche qualche parola su Hollywood e la disparità economica tra attori e attrici. “A Hollywood ci sono meno ruoli da protagoniste per le donne e vengono pagate meno degli uomini. Il motivo è che a guidare gli Studios sono per lo più uomini e inoltre manca loro l’immaginazione per creare ruoli importanti per le attrici. Non sarà certo una legge a risolvere il problema. A cambiare questa situazione saranno le giovani autrici e produttrici che sono impegnate a scrivere e a sostenere film al femminile. Inoltre occorre competere con gli uomini sulla qualità, non sulla quantità”.

Sulla candidatura di Hillary Clinton alle prossime presidenziali sostiene che non bisogna votare una donna solo perché è tale. “Non è il sesso a determinare l’elezione del presidente degli USA, vorrei invece qualcuno che non sia legato alla finanza e ai poteri forti”.

Dall’attrice anche qualche ricordo dell’Italia in cui ha lavorato due volte: “Ho lavorato con Monicelli nel 1971 ne La mortadella accanto a Sophia Loren, un set dove non sapevo chi fosse il regista e tutti parlavano una lingua per me sconosciuta. La seconda volta è stata nel 1985, quando ho interpretato Edda Ciano per il film tv Io e il Duce. Ricordo un’estate travagliata, ero al culmine di una crisi perché non sapevo se avrei continuato a fare l’attrice. Ma anche un’estate meravigliosa perché girai tutta l’Italia, del resto una parte della mia famiglia ha radici siciliane . Quell’anno rimasi incinta ma non era una gravidanza pianificata. Anzi – conclude ironica – se qualche donna avesse difficoltà a rimanere incinta le consiglio di trascorrere un’estate in Italia”.

Taormina 2015

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