“Free Fire”, aspettando Torino 35

In attesa della cerimonia di premiazione, che chiuderà con la proiezione di Free Fire di Ben Wheatley il 34mo Torino Film Festival, sono stati consegnati i premi collaterali del festival dalla dirett


TORINO – Si chiude col travolgente Free Fire di Ben Wheatley il 34mo Torino Film Festival. Una gang story alla Tarantino, con un tocco di B movie Anni ’80, che arriva nelle sale italiane da gennaio. Un sparatoria senza fine in una fabbrica dismessa, tra una delegazione dell’IRA e un gruppo di  trafficanti d’armi, condita da ironia e battute fulminanti. Nel cast il premio Oscar Brie Larson, nel ruolo dell’unica donna, insieme a Cillian Murphy, Arnie Hammer. “Sono orgogliosa di essere riuscita a portare al TFF questa opera – dice la direttrice Emanuela Martini – ne sono stata affascinata da subito, appena l’ho visto, il regista è stato di una grande abilità, ha fatto un film di oltre un’ora e mezzo tutto girato in un ambiente chiuso e con azioni continue, come una sorta di balletto. I protagonisti si muovono incessantemente dandosi la staffetta nel tenere alta l’attenzione dello spettatore che si appassiona da subito a quello che sta vedendo accadere. Come avviene per i grandi film”. 

In attesa della cerimonia di premiazione, cui seguirà la proiezione ufficiale del film, sono stati consegnati i premi collaterali del festival dalla direttrice Emanuela Martini, soddisfatta sia per l’affluenza di pubblico “anche in una giornata di pioggia torrenziale, alla Blade Runner, come quella di giovedì scorso”, che per la copertura sui media maggiore del solito, “conferma della rilevanza che ha assunto la manifestazione nel circuito internazionale del festival”. La cerimonia è l’occasione per annunciare le date della prossima edizione, dal 24 novembre al 2 dicembre, e per rispondere alle polemiche su possibili variazioni sostanziali della manifestazione. “Spostare il festival nel periodo estivo? La nostra è una posizione d’oro, ideale per un festival. Se ci muovessimo molti festival, Roma in testa, festeggerebbero. Ho già espresso tutte le enormi problematiche tecniche e teoriche che ci sarebbero nello spostare questo festival in estate, ciò non toglie che si possa far anche qualcosa in quel periodo, ma di differente. Una sorta di grande rassegna estiva con proiezione in piazza, per la quale occorrerebbero però risorse economiche aggiuntive”. Stessa cosa per l’idea, di cui si è parlato,  di spostare le proiezioni in cinema di periferia: “L’idea non mi dispiace, però è chiaro che bisogna verificarne la fattibilità da un punto di vista economico e logistico”.  E riguardo all’ipotesi di Paolo Sorrentino, resosi disponibile a valutare l’idea di essere il prossimo guest director di Torino: “Ne sarei felice, bisogna solo vedere se ha a diposizione il tempo necessario a un ruolo del genere”.  

I premi collaterali:

PREMIO SCUOLA HOLDEN
Miglior sceneggiatura  Lady Macbeth (UK, 2016) di William Oldroyd  

PREMIO ACHILLE VALDATA 
Miglior film  Wind Sind die Flut / We Are the Tide (Germania, 2016) di Sebastian Hilger  

PREMIO AVANTI (Agenzia Valorizzazione Autori Nuovi Tutti Italiani)
Juan Zeng Zhe/The Donor (Cina, 2016) di Qiwu Zang  

PREMIO GLI OCCHIALI DI GANDHI 
Les vies de Thérèse (Francia, 2016) di Sebastien Lifshitz

Menzione speciale:
Wrong Elements (Francia/Germania/Belgio, 2016) di Jonathan Littell
Avant les rues (Canada, 2016) di Chloè Leriche  

PREMIO INTERFEDI 
Avant les rues (Canada, 2016) di Chloè Leriche

Menzione speciale:
Spectres Are Haunting Europe (Grecia/Francia, 2016) di Maia Kourkouta e Niki Giannari

Carmen Diotaiuti
26 Novembre 2016

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